La zona di produzione
Nota sin dall’antichità per l’esclusivo paesaggio, tutelata dall’Unesco e meta crescente di turisti nostrani e non, la Val d’Orcia produce ottimi vini, pregiati extravergini ed altre ghiottonerie come i preziosi tartufo bianco e zafferano, nonché irrinunciabili salumi e formaggi. Parlando dei vini, la zona di produzione dell’Orcia Doc comprende 13 suggestivi comuni di cui totalmente Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia, Trequanda e, in parte, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena in provincia di Siena.
I Vini
Ai tre vini Orcia Doc: Bianco, Rosso e Vin Santo si è aggiunto oggi l’ Orcia Sangiovese “Riserva” . Un vino complesso e di grande affinamento, che deve essere sottoposto ad un invecchiamento non inferiore a 30 mesi, di cui almeno 24 in botti di legno di rovere. La qualifica Riserva sarà data anche all’ Orcia Rosso sottoposto ad un invecchiamento non inferiore a 18 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno di rovere. Il Bianco è prodotto con trebbiano toscano per almeno il 50%, e da vitigni raccomandati/autorizzati a bacca bianca non aromatici per l’altra metà. Mentre per l’Orcia Rosso le uve che lo compongono sono il sangiovese.per almeno il 60% e da altre uve non aromatiche raccomandate/autorizzate dalla Regione per il 40%, di cui massimo il 10% bianche.
Per l’Orcia Rosso: sangiovese minimo 60% ed il restante 40% di uve rosse non aromatiche. Per l’Orcia Sangiovese: sangiovese minimo 90% e il 10% di uve canaiolo nero, colorino, ciliegiolo, foglia tonda e malvasia nera.
Senz’altro seria e concreta la resa d’uve per ettaro voluta ad 80 quintali. La stessa resa dei più grandi vini italiani. Il Vin Santo è prodotto con trebbiano toscano e da vitigni raccomandati/autorizzati a bacca bianca non aromatici per l’altra metà. Le uve devono essere sottoposte ad appassimento naturale ed ammostate tra il 1° dicembre ed il 31 marzo dell’anno successivo, e il vino deve essere invecchiato almeno 3 anni nei tradizionali caratelli. A discrezione del produttore, è previsto anche l’Orcia Novello.
Con la Doc Orcia Sangiovese Riserva ci sarà una maggiore caratterizzazione del vino, tenendo conto delle diverse caratteristiche pedoclimatiche della zona. Non a caso alcuni produttori facendo già l’Orcia Rosso con solo sangiovese, hanno trovato ampi consensi sia in Italia che all’estero.
Pochi ma validi tipi di vino che, sebbene originati da vitigni diversi, sono caratterizzati da fattori pedoclimatici particolari (terreni ricchi di sostanze minerali ed escursioni termiche tra il giorno e la notte), che conferiscono profumi fruttati e freschezza al Bianco, intensità di colore, bouquet e struttura al Rosso, e velluto e sapidità al Vin Santo. Oltre che ideali in cucina, gli Orcia Doc si abbinano al meglio sia con i piatti tipici del territorio che con altri similari della cucina nazionale.
La Doc Orcia in cifre
Ora la superficie dei vigneti iscritti all’Albo della Doc Orcia e di 400 ettari, di cui 90 di viticoltori associati al Consorzio. Dagli ultimi dati, risulta che le uve prodotte dagli associati al Consorzio sono circa 5.200 quintali. Mentre le bottiglie prodotte, sono passate dalle 160 mila nel 2008, alle attuali 250.000. In questo momento le aziende aderenti al Consorzio sono 40, di cui 30 imbottigliatori.
Valorizzazione dell’Orcia Doc
A Donella Vannetti l’onore e l’onere di portare la bandiera dell’Orcia Doc. Dinamica imprenditrice agricola e presidente del Consorzio del Vino Orcia Doc, la Vannetti ha le idee chiare su cosa è necessario fare. Basti pensare che se la Doc Orcia ha compiuto 12 anni il 14 febbraio del 2012, i vini Orcia hanno già conquistato un loro mercato. Un risultato d’assoluto rilievo, poiché la Doc Orcia si trova tra quelle più blasonate del Brunello di Montalcino e di Vino Nobile di Montepulciano. In comune hanno, anche se di cloni diversi, il sangiovese. Un vitigno che, presente da alcuni secoli in queste zone, è ormai in perfetta simbiosi col territorio. Ma il merito di avere creduto nelle risorse del territorio ed iniziato la valorizzazione del vino, spetta ad alcuni produttori di San Quirico d’Orcia. Dalla loro tenace operosità, nacque nel 2000 la Doc Orcia e insieme, il Consorzio del Vino Orcia, presieduto sin dall’inizio da Donella Vannetti. Dopo soli pochi anni, nel 2005, Donella Vannetti realizza un evento importante per l’Orcia Doc, chiamandolo “Divin Orcia”. Annuale manifestazione itinerante tra tutti i comuni della zona di produzione. Un evento che richiama giornalisti specializzati da tutta Italia. In queste kermesse enologiche-culturali, ogni paese toccato, mette in mostra i propri tesori enogastronomici, nonché paesaggio, siti e dimore storiche e tradizioni.
Azienda Agricola Porrona - San Giovanni d`Asso
Viticoltori e Imbottigliatori
Azienda Agricola Casali di Bibbiano - Buonconvento
Azienda Agricola Donatella Cinelli Colombini - Trequanda
Azienda Agricola La Bandita - Trequanda
Azienda Agricola Podere Albiano - Trequanda
Azienda Agricola Trequanda - Trequanda
Altri Associati
Azienda Agricola La Ripolina - Buonconvento
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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