Montalcino e il Brunello
Se il Brunello di Montalcino è oggi uno dei vini più conosciuti e apprezzati nel mondo, il merito è della famiglia Biondi Santi. Una lunga storia iniziata con Clemente Santi, che prosegue con Franco Biondi Santi e i suoi figli Jacopo e Alessandra. Dalla loro esperienza e capacità, sono via via nati molti altri produttori che hanno contribuito a dare consistenza alla produzione del pregiato vino e, nel contempo, affermarne la giusta immagine. Non solo. A Montalcino c’è l’esempio di come il vino dia più reddito dell’industria, salvaguardando inoltre la salute dell’uomo e dell’ambiente. Un vino carismatico che valorizza non solo il territorio da cui nasce, ma tutta l’enologia italiana.
Da qualche decennio, il Brunello di Montalcino si pone accanto ai grandi chateaux bordolesi. Malgrado la grave crisi economica che ha colpito non solo i Paesi del vecchio continente, il Brunello di Montalcino mantiene un trend positivo, che lo fa attestare tra i pochi grandi vini di fascia alta tra i più venduti.
Benvenuto Brunello si conferma da anni, manifestazione d’assoluto rilievo internazionale. In ogni edizione è presente il meglio della stampa (specializzata e non) mondiale, buyer e operatori del settore, nonchè enoappassionati di vari Paesi. Nel suggestivo Chiostro del Museo di Montalcino, nei giorni 22 e 23 febbraio, oltre 200 giornalisti provenienti da tutto il mondo, hanno potuto valutare l’annata 2008 (Quattro Stelle) di Brunello di Montalcino, la Riserva 2007 (Cinque Stelle) dello stesso vino, nonché Rosso di Montalcino 2011 e, potendo, i Moscadello e i Sant’Antimo. Una kermesse oltremodo impegnativa, che li ha messi a dura prova, pensando che totalmente i vini in degustazione erano ben 367, di cui 134 Brunello di Montalcino, 13 Selezione, 83 Riserva, 112 Rosso di Montalcino, 8 e 17, rispettivamente di Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo.
Brunello 2008 & Brunello Riserva 2007
Puntualizzando che i 134 Brunello di Montalcino 2008, le 13 Selezione e le 83 Riserve 2007 li abbiano assaggiati tutti nell’arco dei due giorni, ovviamente c’è rimasto il tempo necessario per assaggiare circa 30 dei 122 Rosso di Montalcino, 5 dei 17 Sant’Antimo e 4 degli 8 Moscadello di Montalcino. Dalle nostre personali valutazioni, sono emerse le seguenti considerazioni. Tendente al buono l’annata 2008. L’andamento climatico in gran parte favorevole, con temperature variabili, calde dei periodi assolati ma in gran parte freschi con piogge intervallate, ha dato buone uve, da cui sono stati prodotti in generale, vini di buona freschezza e con profumi discretamente compositi. Di buon corpo, alcolici, freschi e sapidi. A tutto questo, vanno aggiunti l’età dei vigneti, le tecniche di vinificazione e d’affinamento adottate.
Ecco le nostre valutazioni: quarantadue d’ottimo livello, quaranta sul buono, cinquanta dal discreto al medio-buono, sedici sufficienti. Dal buono al discreto le 13 Selezione. Quelli di maggior qualità e armonia, presentavano un color rosso granato, un bouquet intenso e persistente, fine, discretamente ampio e composito, con netti sentori fruttati e, in parte vegetali e speziati, discretamente boisé, dal sapore secco, sapido, giustamente astringente, caldo, di buona struttura e continuità, dal retrogusto netto che richiama le note olfattive. Seguono nell’ordine: i 40 (sul buono), simili ma lievemente disarmonici per sensibile freschezza, ed astringenza, ma dall’intenso e fine profumo. Poi i 50 dal colore granato più o meno intenso, dal profumo fruttato e vegetale con note boisé, e dal sapore abbastanza sufficientemente equilibrato, cosi come per la struttura e persistenza. Mentre i restanti 16, presentavano caratteristiche molto attenuate e meno fini rispetto ai precedenti, in particolare al naso (troppo boisé, e note vegetali) e magri e corti al sapore. Degli 83 Brunello di Montalcino Riserva 2004, annata che ottenne ben 5 stelle, 29 decisamente ottimi, dall’intenso colore, gradazioni superiori e ottenute con il raggiungimento di una perfetta maturità dei polifenoli; 26 buoni, 18 medio-buoni e 10 discreti. In sintesi, le Riserve hanno mantenuto le promesse già dichiarate lo scorso anno. Buono comunque in generale, il livello qualitativo.
Gli altri vini
Valutando molto parzialmente i Rosso di Montalcino 2008 (solo 38 campioni su 113), li abbiamo trovati validi, spazianti dal buono al medio, dotati di ottimi colore e struttura, profumi discretamente fini e fruttati, ancora in gran parte tannici e limitatamente morbidi per la giovane età. I nove dei 17 Sant’Antimo: quattro ottimi e 5 medio-buoni. Infine, i quattro dei 9 Moscadello di Montalcino, sono risultati due ottimi e due buoni.
5 stelle all’annata 2012 e la posa della Piastrella
Dopo la buona annata del 2011 da 4 stelle, quella da ben Cinque Stelle del 2012. Infatti, come ormai e d’obbligo, ogni anno dal 1992, con l’assegnazione delle stelle all’annata, c’è stata la posa sulle mura del duecentesco palazzo comunale, di un’artistica formella (in ceramica di cm 30x30, con l’anno e le stelle assegnate). Anche quest’anno la piastrella è stata realizzata da una firma della moda italiana: il marchio Cruciani del gruppo tessile Arnaldo Caprai. Il disegno della piastrella è costituito da una sequenza di bracciali verticali paralleli dalla tipica forma a quadrifoglio che, differenziandosi per colore, vanno a formare l’immagine di un grappolo d'uva. Le varietà dei colori che compongono il grappolo, rappresentano la ricchezza di contenuti del Brunello di Montalcino. A precedere la posa della piastrella, la tradizionale cerimonia al Teatro degli Astrusi con la presentazione dell’enologo Vittorio Fiore, membro della Commissione di Appello per i vini a DOC e a DOCG dell’Italia Centrale presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, che annunciava, le meritate 5 stelle alla vendemmia 2012. Annata eccellente ma con meno 14% di produzione. Il vino prodotto in quest’annata, farà la sua apparizione sul mercato nel prossimo 2017.
Leccio d’Oro 2013
Grand’attesa nello storico Teatro degli Astrusi al gran completo, per l’assegnazione del Leccio d’Oro. Un importante trofeo di livello internazionale, che annualmente è assegnato a operatori del settore, quali un ristorante, un’osteria e un’enoteca, che si sono distinti nella presentazione, nel servizio, nella diffusione e nella valorizzazione del vino, in particolare del Brunello di Montalcino, che abbiano una Carta dei Vini, con una gamma ampia e rappresentativa di vino Brunello di Montalcino e degli altri vini di Montalcino, in relazione sia alle diverse annate che al numero di etichette di aziende produttrici. Al patrons dei locali è inoltre valutato il livello di conoscenza e preparazione riguardo alla realtà della zona, nonché alle caratteristiche di produzione dei vini. Quest’anno i tre premi sono andati rispettivamente, all’Osteria Mozza di Los Angeles (www.osteriamozza.com/LA/home.cfm), all’Osteria Brunello di Milano (www.osteriabrunello.it) e all’Enoteca Cortina di Cortina D’Ampezzo (www.enotecacortina.com). La giuria che ha scelto i locali era composta, come di consueto, dal Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci e dai membri del Comitato di presidenza Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi, Giancarlo Pacenti, e dagli esperti Allan Bay, illustre giornalista nel settore enogastronomico e collaboratore del Corriere della Sera per cui cura la rubriche "Vivi Milano", l’ enogastronoma e scrittrice di libri sul cibo per il mercato USA Faith Willinger, il Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Antonello Maietta e il presidente del Gruppo del Gusto della Stampa Estera in Italia Alfredo Tesio. Ciascun premio consiste in una targa, un soggiorno a Montalcino, nonché una fornitura di bottiglie di Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo, di differenti produttori.
Organizzazione & ospitalità
Ottimali, la sede delle degustazioni, l’ospitalità alberghiera, i buffet nella pausa delle degustazioni. Di alto livello la cena di gala servita nel suggestivo Chiostro del Museo di Montalcino. Una sequenza di raffinati piatti, sposati con tutte le tipologie di vini prodotte a Montalcino. Inoltre, la cortesia ed efficienza dei funzionari del Consorzio, in particolare della d.ssa Cecilia Brunelli e delle sue collaboratrici.
Trend & Marketing
Stabile la produzione di Brunello di Montalcino e del Rosso di Montalcino, con rispettivamente, 9.200.000 e 4.500.000 bottiglie prodotte. Liete notizie dagli altri vini. Il Sant’Antimo è passato dalle 340.000 bottiglie del 2011 alle 360.000 nel 2012.
Mentre il Moscadello è passato dalle 30.000 bottiglie del 2011 alle 40.000 nel 2012. Ottima anche la tendenza sul mercato estero: dal 2007, è progressivamente aumentata, passando dal 60% all’attuale 65% del totale prodotto. In soli 5 anni quindi l’esportazione è aumentata di oltre 2 milioni di bottiglie. Gli USA continuano a essere il primo mercato straniero, rappresentando il 25% del totale prodotto e quindi raddoppiando quasi le vendite rispetto a 5 anni fa. Infatti, le bottiglie vendute negli Stati Uniti sono state 2.250.000. Un mercato di grandi potenzialità, poiché il consumo procapite è di solo 10 litri l’anno (In Italia la media nel 2011 è stato di 37,9 litri procapite). Secondo le ultime stime di Vinexpo e Iswr (International Wine & Spirits Reasearch), da qui al 2016 il mercato USA registrerà un aumento dei consumi (+12,6%), arrivando ad oltre 3.360 miliardi di litri. Sempre secondo la ricerca, nei prossimi anni cresceranno del 30% le vendite dei vini di alta fascia, cioè quelli sopra i 10 dollari a bottiglia. In leggera crescita Anche la quota di vino acquistato direttamente in azienda, consumato in ristoranti e acquistato nei locali di Montalcino, è salita del 18%. Indicativi anche i dati sul giro d’affari delle aziende produttrici: dai 163.000.000 euro del 2011 è passato ai 167.000.000 euro nel 2012.
Il Brunello & C. in cifre
La produzione media annua dei vini prodotti a Montalcino: Brunello di Montalcino 8.500.000 bottiglie, Rosso di Montalcino 4.000.000 di bottiglie, Sant’Antimo 500.000 bottiglie e Moscadello di Montalcino 80.000 bottiglie.
La superficie complessiva vitata del territorio di Montalcino è di 3.500 ettari, così ripartiti: 2.100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino, 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino, 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino, 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc, mentre i restanti 940 ettari sono a Igt.
Complessivamente sul territorio operano 250 produttori di cui 208 imbottigliatori, tutti associati al Consorzio. Dimensione delle aziende: il 22% è inferiore ad un ettaro, il 29% sono tra i e 3 ettari, il 15% sono tra i 3 e 5 ettari, un altro 15% è tra i 5 e i 15 ettari, il 9% sono tra i 15 e i 100 ettari, l’1% è sopra i 100 ettari; il 9% sono imprese esclusivamente commerciali. In questo momento un ettaro di vigneto di Brunello di Montalcino, si aggira sui 500.000 euro. Il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 150 milioni di Euro. Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (www.consorziobrunellodimontalcino.it) è nato nel 1967 all'indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo.
Sponsor
Banca CR Firenze, Agriventure, Banca CRAS, Monte dei Paschi di Siena, Reale Mutua, San Pellegrino, RCR. Pulitex.
Patrocinio
Comune di Montalcino e Camera di Commercio di Siena
Collaborazione
AIS Toscana
I Produttori
Tenuta Crocedimezzo
Tenuta di Sesta
Tenuta La Fuga
Tenuta Le Potazzine
Tenuta San Giorgio
Tenute Silvio Nardi
Terre Nere
Tiezzi
Uccelliera
Vasco Sassetti
Ventolaio
Verbena
Villa a Tolli
Villa Le Prata
Villa Poggio Salvi
Aglieta Roberto
Agostina Pieri
Agricola Centolani-Tenute Friggiali e Pietranera
Argiano
Armilla
Baccinetti
Banfi
Barbi
Bartoli Giusti-Tenuta Comunali
Bellaria
Belpoggio
Bonacchi
Brunelli
Camigliano
Campogiovanni
Canalicchio di Sopra
Canneta
Cantina di Montalcino
Capanna
Capanne Ricci
Caparzo
Caprili
Casanuova delle Cerbaie
Casisano Colombaio
Castello di Velona
Castello Romitorio
Castiglion del Bosco
Cava D’Onice
Citille di Sopra
Col di Lamo
Poggio Il Castellare
Col d’Orcia
Coldisole
Collelceto
Collemattoni
Corte dei Venti
Cupano
Donatella Cinelli Colombini
Fanti
Fattoi
Ferrero
Fornacella
Fornacina
Fossacolle
Fuligni
Gianni Brunelli-Le Chiuse di Sotto
Grazia Soc. Agricola Bolsignano
Greppone Mazzi – Ruffino
Il Colle
Il Marroneto
Il Palazzone
Il Paradiso di Manfredi
Il Poggiolo
Il Poggione
L’Aietta
La Fiorita
La Fornace
La Fortuna
La Gerla
La Lecciaia
La Mannella
La Palazzetta
La Poderina
La Rasina
La Togata
Vini Italiani da Sogno
La Velona
Lambardi
Lazzeretti
Le Chiuse
Le Macioche
Le Ragnaie
Le 7 Camicie
Lisini
Loacker Corte Pavone
Madonna Nera
Mastrojanni
Maté
Mocali
Molino di Sant’Antimo
Nostravita
Pacenti Franco-Canalicchio
Padelletti
Palazzo
Paradisone – Colle degli Angeli
Pian delle Querci
Pian delle Vigne
Piancornello
Pietroso
Pinino
Piombaia
Podere La Vigna
Podere Le Ripi
Poggio Antico
Poggio Celsi
Poggio dell’Aquila
Poggio di Sotto
Poggio Rubino
Querce Bettina
Quercecchio
Renieri
Ridolfi
Salvioni
San Giacomo
San Lorenzo
San Polino
San Polo
Sancarlo
Santa Giulia
Sassodisole
Scopone
Sesta di Sopra
Sesti
Siro Pacenti
Villa i Cipressi
Solaria
Talenti
Tassi-Franci
Val di Suga
Tenuta Buon Tempo
_________________________________________
Valutazioni del Consorzio del Brunello di Montalcino per le annate dal 1945 al 2012. Le annate sottolineate sono quelle tuttora in corso di affinamento in botte o bottiglia. In grassetto le annate a cinque stelle.
1945 ***** 1946 **** 1947 **** 1948 ** 1949 *** 1950 **** 1951 **** 1952 *** 1953 *** 1954 ** 1955 ***** 1956 ** 1957 **** 1958 **** 1959 *** 1960 *** 1961 ***** 1962 **** 1963 *** 1964 ***** 1965 **** 1966 **** 1967 **** 1968 *** 1969 ** 1970 ***** 1971*** 1972 * 1973 *** 1974 ** 1975 ***** 1976 * 1977 **** 1978 **** 1979 **** 1980 **** 1981 *** 1982 **** 1983 **** 1984 * 1985 ***** 1986 *** 1987 *** 1988 ***** 1989 ** 1990 ***** 1991**** 1992 ** 1993 **** 1994 **** 1995 ***** 1996 *** 1997 ***** 1998 **** 1999 **** 2000 *** 2001 **** 2002 ** 2003 **** 2004 ***** 2005 **** 2006 ***** 2007 ***** 2008 **** 2009 **** 2010 ***** 2011 **** 2012 *****
Nella foto: I produttori di Brunello di Montalcino presenti a Benvenuto Brunello 2013
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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