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Vocacibario

San (giovese) Brunello da Montalcino - Benvenuto Brunello Edizione 2013

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

Montalcino e il Brunello 


Se il Brunello di Montalcino è oggi uno dei vini più conosciuti e apprezzati nel mondo, il merito è della famiglia Biondi Santi. Una lunga storia iniziata con Clemente Santi, che prosegue con Franco Biondi Santi e i suoi figli Jacopo e Alessandra.  Dalla loro esperienza e capacità, sono via via nati molti altri produttori che hanno contribuito a dare consistenza alla produzione del pregiato vino e, nel contempo, affermarne la giusta immagine.  Non solo.  A Montalcino c’è l’esempio di come il vino dia più reddito dell’industria, salvaguardando inoltre la salute dell’uomo e dell’ambiente.  Un vino carismatico che valorizza non solo il territorio da cui nasce, ma tutta l’enologia italiana. 

Da qualche decennio, il Brunello di Montalcino si pone accanto ai grandi chateaux bordolesi.  Malgrado la grave crisi economica che ha colpito non solo i Paesi del vecchio continente, il Brunello di Montalcino mantiene un trend positivo, che lo fa attestare tra i pochi grandi vini di fascia alta tra i più venduti.

 

 
L’evento

Benvenuto Brunello si conferma da anni, manifestazione d’assoluto rilievo internazionale. In ogni edizione è presente il meglio della stampa (specializzata e non) mondiale, buyer e operatori del settore, nonchè enoappassionati di vari Paesi.   Nel suggestivo Chiostro del Museo di Montalcino, nei giorni 22 e 23 febbraio, oltre 200 giornalisti provenienti da tutto il mondo, hanno potuto valutare l’annata 2008 (Quattro Stelle) di Brunello di Montalcino, la Riserva 2007 (Cinque Stelle) dello stesso vino, nonché Rosso di Montalcino 2011 e, potendo, i Moscadello e i Sant’Antimo. Una kermesse oltremodo impegnativa, che li ha messi a dura prova, pensando che totalmente i vini in degustazione erano ben 367, di cui 134 Brunello di Montalcino, 13 Selezione, 83 Riserva, 112 Rosso di Montalcino, 8 e 17, rispettivamente di Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo.


Brunello 2008 & Brunello Riserva 2007

Puntualizzando che i 134 Brunello di Montalcino 2008, le 13 Selezione e le 83 Riserve 2007 li abbiano assaggiati tutti nell’arco dei due giorni, ovviamente c’è rimasto il tempo necessario per assaggiare circa 30 dei 122 Rosso di Montalcino, 5 dei 17 Sant’Antimo e 4 degli 8 Moscadello di Montalcino. Dalle nostre personali valutazioni, sono emerse le seguenti considerazioni. Tendente al buono l’annata 2008. L’andamento climatico in gran parte favorevole, con temperature variabili, calde dei periodi assolati ma in gran parte freschi con piogge intervallate, ha dato buone uve, da cui sono stati prodotti in generale, vini di buona freschezza e con profumi discretamente compositi. Di buon corpo, alcolici, freschi e sapidi. A tutto questo, vanno aggiunti l’età dei vigneti, le tecniche di vinificazione e d’affinamento adottate.

Ecco le nostre valutazioni: quarantadue d’ottimo livello, quaranta sul buono, cinquanta dal discreto al medio-buono, sedici sufficienti. Dal buono al discreto le 13 Selezione. Quelli di maggior qualità e armonia, presentavano un color rosso granato, un bouquet intenso e persistente, fine, discretamente ampio e composito, con netti sentori fruttati e, in parte vegetali e speziati, discretamente boisé, dal sapore secco, sapido, giustamente astringente, caldo, di buona struttura e continuità, dal retrogusto netto che richiama le note olfattive. Seguono nell’ordine: i 40 (sul buono), simili ma lievemente disarmonici per sensibile freschezza,  ed astringenza, ma dall’intenso e fine profumo. Poi i 50 dal colore granato più o meno intenso, dal profumo fruttato e vegetale con note boisé, e dal sapore abbastanza sufficientemente equilibrato, cosi come per la struttura e persistenza. Mentre i restanti 16, presentavano caratteristiche molto attenuate e meno fini rispetto ai precedenti, in particolare al naso (troppo boisé, e note vegetali) e magri e corti al sapore. Degli 83 Brunello di Montalcino Riserva 2004, annata che ottenne ben 5 stelle, 29 decisamente ottimi, dall’intenso colore, gradazioni superiori e ottenute con il raggiungimento di una perfetta maturità dei polifenoli;  26 buoni, 18 medio-buoni e 10 discreti. In sintesi, le Riserve hanno mantenuto le promesse già dichiarate lo scorso anno. Buono comunque in generale, il livello qualitativo.


Gli altri vini

Valutando molto parzialmente i Rosso di Montalcino 2008 (solo 38 campioni su 113), li abbiamo trovati validi, spazianti dal buono al medio, dotati di ottimi colore e struttura, profumi discretamente fini e fruttati, ancora in gran parte tannici e limitatamente morbidi per la giovane età. I nove dei 17 Sant’Antimo:  quattro ottimi e 5 medio-buoni. Infine, i quattro dei 9 Moscadello di Montalcino, sono risultati due ottimi e due buoni.


5 stelle all’annata 2012 e la posa della Piastrella

Dopo la buona annata del 2011 da 4 stelle, quella da ben Cinque Stelle del 2012. Infatti, come ormai e d’obbligo, ogni anno dal 1992, con l’assegnazione delle stelle all’annata, c’è stata la posa sulle mura del duecentesco palazzo comunale, di un’artistica formella (in ceramica di cm 30x30, con l’anno e le stelle assegnate). Anche quest’anno la piastrella è stata realizzata da una firma della moda italiana:  il marchio Cruciani del gruppo tessile Arnaldo Caprai. Il disegno della piastrella è costituito da una sequenza di bracciali verticali paralleli dalla tipica forma a quadrifoglio che, differenziandosi per colore, vanno a formare l’immagine di un grappolo d'uva. Le varietà dei colori che compongono il grappolo, rappresentano la ricchezza di contenuti del Brunello di Montalcino. A precedere la posa della piastrella, la tradizionale cerimonia al Teatro degli Astrusi con la presentazione dell’enologo Vittorio Fiore, membro della Commissione di Appello per i vini a DOC e a DOCG dell’Italia Centrale presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e docente presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, che annunciava, le meritate 5 stelle alla vendemmia 2012.  Annata eccellente ma con meno 14% di produzione.  Il vino prodotto in quest’annata, farà la sua apparizione sul mercato nel prossimo 2017.


Leccio d’Oro 2013

Grand’attesa nello storico Teatro degli Astrusi al gran completo, per l’assegnazione del Leccio d’Oro. Un importante trofeo di livello internazionale, che annualmente è assegnato a operatori del settore, quali un ristorante, un’osteria e un’enoteca, che si sono distinti nella presentazione, nel servizio, nella diffusione e nella valorizzazione del vino, in particolare del Brunello di Montalcino, che abbiano una Carta dei Vini, con una gamma ampia e rappresentativa di vino Brunello di Montalcino e degli altri vini di Montalcino, in relazione sia alle diverse annate che al numero di etichette di aziende produttrici. Al patrons dei locali è inoltre valutato il livello di conoscenza e preparazione riguardo alla realtà della zona, nonché alle caratteristiche di produzione dei vini.  Quest’anno i tre premi sono andati rispettivamente, all’Osteria Mozza di Los Angeles (www.osteriamozza.com/LA/home.cfm), all’Osteria Brunello di Milano (www.osteriabrunello.it) e all’Enoteca Cortina di Cortina D’Ampezzo (www.enotecacortina.com).  La giuria che ha scelto i locali era composta, come di consueto, dal Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci e dai membri del Comitato di presidenza Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi, Giancarlo Pacenti, e dagli esperti Allan Bay, illustre giornalista nel settore enogastronomico e collaboratore del Corriere della Sera per cui cura la rubriche "Vivi Milano", l’ enogastronoma e scrittrice di libri sul cibo per il mercato USA Faith Willinger, il  Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Antonello Maietta e il presidente del Gruppo del Gusto della Stampa Estera in Italia Alfredo Tesio.  Ciascun premio consiste in una targa, un soggiorno a Montalcino, nonché una fornitura di bottiglie di Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo, di differenti produttori.


Organizzazione & ospitalità

Ottimali, la sede delle degustazioni, l’ospitalità alberghiera, i buffet nella pausa delle degustazioni.  Di alto livello la cena di gala servita nel suggestivo Chiostro del Museo di Montalcino. Una sequenza di raffinati piatti, sposati con tutte le tipologie di vini prodotte a Montalcino.  Inoltre, la cortesia ed efficienza dei funzionari del Consorzio, in particolare della d.ssa Cecilia Brunelli e delle sue collaboratrici.


Trend & Marketing

Stabile la produzione di Brunello di Montalcino e del Rosso di Montalcino, con rispettivamente, 9.200.000 e 4.500.000 bottiglie prodotte. Liete notizie dagli altri vini.  Il Sant’Antimo è passato dalle 340.000 bottiglie del 2011 alle 360.000 nel 2012.

Mentre il Moscadello è passato dalle 30.000 bottiglie del 2011 alle 40.000 nel 2012.    Ottima anche la tendenza sul mercato estero: dal 2007, è progressivamente aumentata, passando dal 60% all’attuale 65% del totale prodotto.  In soli 5 anni quindi l’esportazione è aumentata di oltre 2 milioni di bottiglie. Gli USA continuano a essere il primo mercato straniero, rappresentando il 25% del totale prodotto e quindi raddoppiando quasi le vendite rispetto a 5 anni fa.  Infatti, le bottiglie vendute negli Stati Uniti sono state 2.250.000. Un mercato di grandi potenzialità, poiché il consumo procapite è di solo 10 litri l’anno (In Italia la media nel 2011 è stato di 37,9 litri procapite). Secondo le ultime stime di Vinexpo e Iswr (International Wine & Spirits Reasearch), da qui al 2016 il mercato USA registrerà un aumento dei consumi (+12,6%), arrivando ad oltre 3.360 miliardi di litri. Sempre secondo la ricerca, nei prossimi anni cresceranno del 30% le vendite dei vini di alta fascia, cioè quelli sopra i 10 dollari a bottiglia. In leggera crescita Anche la quota di vino acquistato direttamente in azienda, consumato in ristoranti e acquistato nei locali di Montalcino, è salita del 18%.  Indicativi anche i dati sul giro d’affari delle aziende produttrici: dai 163.000.000 euro del 2011 è passato ai 167.000.000 euro nel 2012.  


Il Brunello & C.  in cifre
(Fonte: Consorzio del Vino Brunello di Montalcino)

La produzione media annua dei vini prodotti a Montalcino: Brunello di Montalcino 8.500.000 bottiglie, Rosso di Montalcino 4.000.000 di bottiglie, Sant’Antimo 500.000 bottiglie e Moscadello di Montalcino 80.000 bottiglie.

La superficie complessiva vitata del territorio di Montalcino è di 3.500 ettari, così ripartiti: 2.100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino, 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino, 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino, 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc, mentre i restanti 940 ettari sono a Igt.

Complessivamente sul territorio operano 250 produttori di cui 208 imbottigliatori, tutti associati al Consorzio. Dimensione delle aziende: il 22% è inferiore ad un ettaro, il 29% sono tra i e 3 ettari, il 15% sono tra i 3 e 5 ettari, un altro 15% è tra i 5 e i 15 ettari, il 9% sono tra i 15 e i 100 ettari, l’1% è sopra i 100 ettari; il 9% sono imprese esclusivamente commerciali. In questo momento un ettaro di vigneto di Brunello di Montalcino, si aggira sui 500.000 euro.  Il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 150 milioni di Euro.  Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (www.consorziobrunellodimontalcino.it) è nato nel 1967 all'indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. 


Sponsor

Banca CR Firenze, Agriventure, Banca CRAS, Monte dei Paschi di Siena, Reale Mutua, San Pellegrino, RCR. Pulitex.


Patrocinio

Comune di Montalcino e Camera di Commercio di Siena


Collaborazione

AIS Toscana


I Produttori

Tenuta Crocedimezzo

Tenuta di Sesta

Tenuta La Fuga

Tenuta Le Potazzine

Tenuta San Giorgio

Tenute Silvio Nardi

Terre Nere

Tiezzi

Uccelliera

Vasco Sassetti

Ventolaio

Verbena

Villa a Tolli

Villa Le Prata

Villa Poggio Salvi

Aglieta Roberto

Agostina Pieri

Agricola Centolani-Tenute Friggiali e Pietranera

Argiano

Armilla

Baccinetti

Banfi

Barbi

Bartoli Giusti-Tenuta Comunali

Bellaria

Belpoggio

Bonacchi

Brunelli

Camigliano

Campogiovanni

Canalicchio di Sopra

Canneta

Cantina di Montalcino

Capanna

Capanne Ricci

Caparzo

Caprili

Casanuova delle Cerbaie

Casisano Colombaio

Castello di Velona

Castello Romitorio

Castiglion del Bosco

Cava D’Onice

Citille di Sopra

Col di Lamo

Poggio Il Castellare

Col d’Orcia

Coldisole

Collelceto

Collemattoni

Corte dei Venti

Cupano

Donatella Cinelli Colombini

Fanti

Fattoi

Ferrero

Fornacella

Fornacina

Fossacolle

Fuligni

Gianni Brunelli-Le Chiuse di Sotto

Grazia Soc. Agricola Bolsignano

Greppone Mazzi – Ruffino

Il Colle

Il Marroneto

Il Palazzone

Il Paradiso di Manfredi

Il Poggiolo

Il Poggione

L’Aietta

La Fiorita

La Fornace

La Fortuna

La Gerla

La Lecciaia

La Mannella

La Palazzetta

La Poderina

La Rasina

La Togata

Vini Italiani da Sogno

La Velona

Lambardi

Lazzeretti

Le Chiuse

Le Macioche

Le Ragnaie

Le 7 Camicie

Lisini

Loacker Corte Pavone

Madonna Nera

Mastrojanni

Maté

Mocali

Molino di Sant’Antimo

Nostravita

Pacenti Franco-Canalicchio

Padelletti

Palazzo

Paradisone – Colle degli Angeli

Pian delle Querci

Pian delle Vigne

Piancornello

Pietroso

Pinino

Piombaia

Podere La Vigna

Podere Le Ripi

Poggio Antico

Poggio Celsi

Poggio dell’Aquila

Poggio di Sotto

Poggio Rubino

Querce Bettina

Quercecchio

Renieri

Ridolfi

Salvioni

San Giacomo

San Lorenzo

San Polino

San Polo

Sancarlo

Santa Giulia

Sassodisole

Scopone

Sesta di Sopra

Sesti

Siro Pacenti

Villa i Cipressi

Solaria

Talenti

Tassi-Franci

Val di Suga

Tenuta Buon Tempo

 

_________________________________________

 

 

Valutazioni del Consorzio del Brunello di Montalcino per le annate dal 1945 al 2012. Le annate sottolineate sono quelle tuttora in corso di affinamento in botte o bottiglia. In grassetto le annate a cinque stelle.

 

1945 ***** 1946 **** 1947 **** 1948 ** 1949 *** 1950 **** 1951 **** 1952 ***  1953 *** 1954 **  1955 ***** 1956 ** 1957 **** 1958 **** 1959 *** 1960 *** 1961 ***** 1962 **** 1963 *** 1964 ***** 1965 **** 1966 **** 1967 **** 1968 *** 1969 ** 1970 ***** 1971*** 1972 * 1973 *** 1974 ** 1975 ***** 1976 * 1977 **** 1978 **** 1979 **** 1980 **** 1981 *** 1982 **** 1983 **** 1984 * 1985 ***** 1986 *** 1987 *** 1988 ***** 1989 ** 1990 ***** 1991**** 1992 ** 1993 **** 1994 **** 1995 ***** 1996 *** 1997 ***** 1998 **** 1999 **** 2000 *** 2001 **** 2002 ** 2003 **** 2004 ***** 2005 **** 2006 ***** 2007 ***** 2008 **** 2009 **** 2010 ***** 2011 **** 2012 *****

 

 

 

Nella foto: I produttori di Brunello di Montalcino presenti a Benvenuto Brunello 2013

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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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