Genova sempre più presente negli eventi sul vino. Go Wine, associazione che promuove non solo il vino ma anche il territorio da cui nasce, sebbene abbia appena dodici anni, ha già all’attivo importanti manifestazioni enoiche di livello nazionale.
Come sempre la sede dell’iniziativa è il funzionale Salone Colombo del centralissimo Starhotel President. Seguendo un percorso dal senso orario, i banchi del Consorzio E’ Ovada che raggruppa cinque aziende, poi altri due con rispettivi produttori friulani e, con un lungo banco, numerosi vini prodotti da ben venticinque aziende. In totale, una lista di oltre cento etichette. Entrando nel vivo, meritano una lode, gli Ovada Docg e Doc. Il Dolcetto d’Ovada è stato il primo della sua tipologia ad essere insignito con la Doc. Riconoscimento avuto nel lontano 1972. Quelli di Alba, Dogliani, Diano d’Alba e Asti sono stati insigniti due anni dopo, nel 1974. Forse non tutti sanno che il Dolcetto d’Ovada e, ancor più l’Ovada Docg, è quello che ha più longevità. Alla sinistra dell’Orba, per via delle particolari condizioni pedologiche, i vini hanno maggiore struttura rispetto alla parte sinistra che, supplisce con profumi più fini ma meno compositi.
Nel 700 nei trattati bilaterali tra Italia, Germania e Austria, i vini piemontesi più noti erano il Dolcetto d’Ovada e il Barbera del Monferrato. Si può dire che da almeno un decennio, il Dolcetto d’Ovada non è mai stato così buono.
Si prosegue passando al Friuli, con dodici vini dei Colli Orientali, di cui sette bianchi del 2012 (Friulano, Malvasia, Pinot Grigio, Sauvignon e Ribolla Gialla Spumante). Tutti, seppur giovani, di buon equilibrio, con spiccati profumi varietali, floreali e fruttati. Doti che avvalorano la validità dell’annata. I Rossi di annate spazianti dal 2008 (Pinot Nero) al 2011 (Merlot, Schioppettino e Cabernet) si sono espressi a buoni livelli qualitativi, essendo ovviamente più pronti quelli delle annate precedenti.
Infine una vera e propria kermesse tra i vini lombardi. Andando per zone e tipologie, prima i bianchi con i Lugana, dai profumi floreali e fruttati, freschi e sapidi, di equilibrata struttura, ideali per esaltare gli umori salsi del pesce e quelli agresti delle torte e primi piatti con ortaggi. Di seguito i Valtenesi, Garda Classico e Garda Colli Mantovani, rispettivamente con l’altrettanto classico Chiaretto, i tipici Groppello e Rosso Superiore, vini poliedrici per piatti primaverili ed estivi. E ancora il fruttato Chardonnay e l’invitante Lambrusco Mantovano. I godibili Capriano del Colle Bianco e Rosso, i San Martino della Battaglia Bianco sapidi e fragranti, e l’aristocratico Passito.
Sempre dal Bresciano, un piccolo grande vino: il Botticino. Un vino più conosciuto in Usa che in Italia. Presente il Bergamasco con i validi Valcalepio Bianco e Rosso, caratterizzati da vitigni francofoni pregni di profumi varietali e fruttati e, dulcis in fundo, il raro e composito Moscato di Scanzo. Non potevano mancare i Valtellina nelle versioni Superiore e Sforzato, figli di un grande vitigno ed esempio di viticoltura eroica. Scendendo nel Pavese, isola borgognona d’Italia, ottimi spumanti Metodo Classico da Pinot Nero, i fragranti rosati Cruasè, gli immancabili e godibili Riesling, Bonarda e Buttafuoco. In chiusura, non potevano non esserci quelli di San Colombano: i vini dei milanesi, tra cui il profumato l’IGT Verdea, e il Doc San Colombano Riserva, ideale compagno del desco quotidiano, invitante ma non semplice.
Le aziende presenti con i produttori
Consorzio E’ Ovada: Forti del Vento, Gaggino, I Pola, La Guardia e Rossi Contini.
Stanig e Torre Rosazza per i Colli Orientali del Friuli
I vini lombardi dell’Ascovilo
Valtellina: Ar.pe.pe, Sesterzio e Nino Negri.
Provincia di Bergamo
Valcalepio: Lurani Cernuschi, Locatelli Caffi, Medolago Albani.
Moscato dı Scanzo: Fejoia.
Valtenesi - Garda Classico
La Guardia, Pasini, Spia Italia, Cobue.
Lugana
Tenuta Roveglia e Marsadri
Garda Colli Mantovani
Ricchi, Bertagna e Cantina di Quistello.
Oltrepò Pavese
Montelio, Manuelina, Travaglino, Paolo Verdi, Bellaria e Guerci.
San Colombano
Riccardi e Pietrasanta.
Nella foto: i produttori presenti
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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