Di fronte all’assenza di progressi nelle discussioni sui domini “.wine” e “.vin” e alla vigilia di una decisione ICANN, la Commissione ha deciso di passare alle maniere forti: dapprima con una lettera indirizzata a ICANN (12 settembre), mediante la quale la Commissaria europea della Digital Agenda sig.ra Nelly Kroes chiede di non delegare a privati i due domini riguardanti il vino; poi con un incontro di questo lunedì 16 settembre tra la stessa Kroes ed il Presidente di ICANN. L’esecutivo europeo lascia intendere che le sue relazioni con l’ Istituzione mondiale dipenderanno dall’esito di questo dossier. La creazione di nuovi nomi di domini di primo livello sta provocando un acceso dibattito specialmente nel
settore del vino, essendo la questione collegata al sistema delle Denominazioni e loro esigenze di protezione. Il settore europeo vitivinicolo sta denunciando da mesi i rischi che tali concessioni avrebbero nei confronti dei consumatori (inganno, confusione) e dei produttori (contraffazioni, abusi di notorietà, usi illeciti di nomi di domini, ecc.).
Spetta alla Commissione far capire le sue ragioni e tentare di pesare nelle decisioni di ICANN. La Commissaria responsabile della “Digital Agenda” Kroes ha fatto conoscere la posizione della Commissione mediante una lettera indirizzata ai dirigenti ICANN il 12 settembre scorso. Nelly Kroes constata che i tentativi di dialogo tentati dal settore vino con i candidati dei domini sul vino per trovare soluzioni sono falliti. Tenuto conto delle “implicazioni giuridiche, delle sensibilità politiche e degli interessi economici in gioco”, la Commissione chiede ai dirigenti ICANN di non delegare “.wine” e “.vin” fino a quando non saranno state stabilite regole precise che permettano di proteggere le Indicazioni Geografiche.
Nelly Kroes chiama la controparte a collaborare e lascia intendere che ne va di mezzo la credibilità dell’Istituzione. La Commissaria dovrebbe incontrare quest’oggi, lunedì 16 settembre, il Presidente di ICANN, per spiegargli a viva voce la posizione dell’Unione Europea. EFOW - Federazione Europea dei Vini di Origine e Federdoc, membro e socio fondatore di EFOW, si felicitano di questa presa di posizione della Commissione. Il Presidente di EFOW nonché di Federdoc,
Riccardo Ricci Curbastro, dichiara: “ICANN e i candidati devono sapere ormai di avere a che fare con un fronte unito e convinto dell’Unione Europea. Essi hanno ora tutte le carte in mano: potranno sia esaminare le soluzioni che gli abbiamo proposto e dialogare quindi con noi per un accordo condiviso e soddisfacente,
ed allora i domini “wine” e “.vin” possono anche vedere la luce; sia continuare ad ignorare le nostre esigenze e proseguire con i loro dossiers, assumendosi in questo caso ogni responsabilità sulle conseguenze delle loro scelte”.
“Ripetiamo ancora che siamo pronti a sostenere unicamente i dossiers che permettano di assicurare la protezione dei nomi dei nostri vini di origine”. EFOW è pronta, come d’altronde sta dimostrando la Commissione, ad intraprendere ogni azione, al fine di impedire la concessione dei domini di cui sopra.
Per informazioni:
Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini Italiani
Tel: 06.44.25.05.89
Fax: 06.44.24.99.65
E-mail: federdoc@federdoc.com
Fonte news: Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini Italiani
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