Corso Belgio 53, Torino (TO) - Cinema F.lli Marx di Torino
il 30 settembre 2014
Il film che racconta la storia di un gruppo di amici, i “ragazzi ribelli” che hanno reso
grande il vino italiano, tra conflitti generazionali, geniali intuizioni e polemiche mai sopite. Il 30 settembre dopo due anni di lavorazione approda al Cinema F.lli Marx di Torino Barolo Boys. E a Novembre, a distanza di 30 anni dal primo storico viaggio,
i Barolo Boys torneranno a New York per presentare il film sulla loro storia.
Approda nei festival e nelle sale cinematografiche il docufilm “Barolo Boys. Storia di una rivoluzione”, produzione indipendente della Stuffilm di Bra (Cuneo) firmata da Paolo Casalis e Tiziano Gaia, regista il primo, già curatore delle guide Slow Food-Gambero Rosso il secondo. Il film porta per la prima volta sullo schermo le vicende del manipolo di giovani viticoltori che negli anni ‘80 innescarono sulle colline delle Langhe, nel Piemonte meridionale, una rivoluzione culturale e tecnica, imponendo l’allora semisconosciuto vino Barolo all’attenzione del mondo. Frutto di quasi due anni di riprese tra le vigne e le cantine di un territorio recentemente riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO proprio per l’eccezionale valore del
paesaggio vitivinicolo, il documentario dà voce ai protagonisti di un’epopea entusiasmante.
“La vera rivoluzione l'abbiamo fatta noi, punto! Prima c'era la fame!” (Elio Altare)
“Noi volevamo fare il vino più buono del mondo!” (Chiara Boschis) Elio Altare, Chiara Boschis, Giorgio Rivetti, Roberto Voerzio. Questi sono i nomi dei nostri “fab four”, protagonisti di una parabola che nel giro di pochi anni li vide trasformarsi da semplici
contadini in griffe ricercatissime le cui bottiglie venivano (e vengono tuttora) vendute a prezzi esorbitanti nei migliori locali di New York, Tokyo, Londra e Shangai. E se i Barolo Boys per la carica innovativa e il successo, tanto rapido quanto travolgente, sono stati un po’ i Beatles del vino, allora un italo-americano, Marco de Grazia, è stato il loro talent scout e pigmalione. Dietro di loro nacque e crebbe un intero movimento, i cosidetti modernisti, fatto di tanti giovani che scelsero di rimanere in collina a coltivare la terra anziché trasferirsi in città. Nel film, della durata di 64’, scorrono le parole e le immagini della Langa povera e abbandonata del dopoguerra, quelle dei primi viaggi in Francia e California per apprendere i segreti dei grandi maestri del vino, dei primi esperimenti con le nuove tecniche, e ancora i riconoscimenti all’uscita di quelle bottiglie dai profumi “nuovi” e dai sapori più morbidi, l’affermazione sui mercati americani, l’arrivo della ricchezza sulle colline della “malora”, fino alla difficoltà nella gestione di un successo tanto inatteso e travolgente… alle polemiche, al vacillare dell’amicizia, degli ideali, della stessa idea di gruppo..
Per informazioni:
Web: http://www.baroloboysthemovie.com
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