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Vocacibario

Test per l'Ovada e il Dolcetto di Ovada Superiore

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

Il Consorzio Tutela dell’Ovada Docg s’interroga sul livello qualitativo dei vini dei consorziati.  Una presa di posizione non certo facile, ma che ne conferma la volontà di perseguire gli obiettivi preposti.  Sebbene l’Ovada Docg abbia avuto nel 2008 il prestigioso riconoscimento, è stato il primo tra i Dolcetto Doc (1972).   Storia e capacità di invecchiare sono doti ormai note agli addetti ai lavori. Nel mese di settembre, il Consorzio Tutela dell’Ovada Docg ha organizzato una degustazione alla ceca di 28 Ovada e Dolcetto di Ovada Superiore di varie annate di  18 produttori.   La sede del tasting non poteva essere meglio. Nel salone della Tenuta Cannona di Carpeneto, già prestigiosa azienda agricola e dal 1995 Centro Sperimentale Vitivinicolo della Regione Piemonte, si è tenuta la degustazione dei ventotto vini serviti da un professionale sommelier Ais. 

Giudici-degustatori nell’occasione, Maurizio Gily agronomo e direttore responsabile della rivista tecnica Mille Vigne, nonché assaggiatore di vaglia, Fabrizio Gallino enoblogger, Giuseppe Martelli patron della vineria ovadese Quartino di Vino e chi ha scritto.  Per la valutazione è stata usata la scheda OIV.  C’è da sottolineare che le valutazioni dei quattro degustatori sono state disomogenee, con eccessive differenze di punteggi dovuti in parte dalla limitata dimestichezza di alcuni con la scheda adottata.  Dallo spoglio delle schede è apparso evidente il limitato punteggio assegnato ai vini.  Cinque vini hanno avuto un punteggio compreso tra l’81 e l’86 centesimi.  Tredici hanno espresso un punteggio tra i 75 e gli 80 centesimi.  Un numero che poteva essere maggiore, in quanto uno dei degustatori dava un punteggio più basso.  

Cinque vini sono risultati con punteggi compresi tra i 70 e 75 centesimi.   I restanti cinque vini sono rimasti sotto dei 70 centesimi.  Le medie per annata: il 2012 è di 77/100; il 2011 e il 2010 è di 75/100; il 2009 è di 76/100.  Le annate precedenti hanno espresso la media del 75/100.  Leggendo i numeri sono più apprezzati in generale i vini delle annate più recenti.  Nelle annate più vecchie, alcuni presentavano difetti dovuti all’ossidazione, botti non più idonee e da brettanomyces.  Con altri tipi di schede o meglio con un uso più razionale delle stesse, i punteggi per gran parte dei vini si attesterebbero tra gli 80 e 86/100.  Ossia schede e non schede, è emerso quello che succede anche nei cosiddetti grandi vini.  Dovendo sintetizzare, l’attuale livello qualitativo dell’Ovada e del Dolcetto d’Ovada, è chiaramente superiore a quanto è emerso dal test.  Di maggiore armonia quelli di annate più recenti, meno fini ma longevi quelli spazianti dal 2009 al 2000.

Le aziende consorziate:


Danielli Italo

La Valletta

Cremolino

Ravera Giuseppe

Ca' del Bric

Montaldo Bormida


Forti del Vento 

Rocca Grimalda

Carbonetti Lidia

Rocco di Carpeneto

Carpeneto

Torello Francesco

Castello di Grillano

Ovada

Porciello Roberto

Cascina Boccaccio

Tagliolo Monferrato

Ghio Roberto

Ghio Vini

Bosio

Bonelli Alessandro

I Pola

Cremolino

Federico Pesce

Pesce Federico

Silvano d'Orba

Cepollina Claudio

Casa Wallace

Cremolino

Laudati Anna

Cascina Boccia

Tagliolo Monferrato

Daniele Oddone

Cascina Gentile

Carpriata d'Orba

Colombo Paolo

Colombo Vini

Trisobbio

Cavelli Davide

Davide Cavelli

Prasco

Luvini Lino

Ghera

Molare

Ferrari Giorgio

Giorgio Ferrari

Tagliolo Monferrato

Guiglia Carlo

Guiglia Carlo

Casaleggio Boiro

Paravidino Elisa

La Piria

Rocca Grimalda

Montagna Alberto

La Signorina

Carpeneto

Carrara Giorgio

Tenuta Elena

Cassinelle 

Consorzio Tutela dell’Ovada Docg Vico Madonnetta 2 - 
15076 Ovada (AL) - Presidente IItalo Danielli (+39 339.563.47.21), Vice Presidente Giuseppe Ravera (+39 340.253.93.06), Segretario Armento Tomaso, Relazioni esterne Paolo Baretta (+39 348.810.42); www.ovada.eu  -  info@ovada.eu)


Breve bilancio della vendemmia 2014 nell’ Alto Monferrato Ovada

A breve distanza dalle conclusioni delle operazioni vendemmiali nelle colline dell’Alto Monferrato Ovadese il Consorzio di Tutela dell’Ovada docg prova a tracciare un quadro riassuntivo, meditato e non retorico, delle prime risultanze. “Ovviamente parliamo di un’annata in vigna per nulla facile – commenta Italo Danielli, Presidente del Consorzio - data l’alta piovosità registratasi, un po’ come in tutto il nord Italia; è pur vero che qui non abbiamo avuto ulteriori aggravanti (a partire dalla grandine), e che il mese di settembre è stato prevalentemente bello e soleggiato. Parlando delle sole uve dolcetto, materia prima unica per il nostro Ovada docg, mettiamo a bilancio una consistente diminuzione delle quantità raccolte, mediamente nell’ordine del 20-30%, con situazioni peraltro variegate tra il -10% e il -50%: ciò anche per effetto dell’opera di meticolosa selezione e diradamento condotta dai primi di agosto, al fine di eliminare quanto più possibile lo sviluppo di fenomeni di marciume. Quest’anno ha fatto capolino per la prima volta in zona anche la famigerata Drosophila Suzukii, con presenze peraltro poco omogenee. Nell’insieme, a fronte degli scenari ahimé al solito estremistici delineati da larga parte della stampa, e acriticamente ripresi da molti appassionati, per cui dopo dozzine di “annate del secolo” (ma non dovrebbero essere poche per essere “del secolo”?) piace discorrere del 2014 come di un annunciato disastro, noi ci limitiamo a ostentare una moderata fiducia, invitando tutti ad attendere con un po’ di pazienza il momento dei primi riscontri di assaggio, verso la fine del 2015. Attendere con calma è meno modaiolo che non urlare in coro da subito (o esercitarsi in annunci ad effetto), ma forse indica un maggior rispetto per le plausibili differenze che emergeranno, qui come in tanti altri territori vocati, a livello già di micro-terroir.”










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Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

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