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Mondo Vino

Numeri e consumi Champagne nel 2013

di Riccardo Modesti

MappaArticolo georeferenziato

Vi presento in breve qualche numero e qualche cifra sull’andamento dei consumi dello Champagne nel corso dell’anno 2013, dati presentati dal CIVC (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne).

Il 2013, in scia al 2012, è stato intaccato pesantemente dal fragile contesto economico. I numeri resistono e restano stabili a 4,36 miliardi di euro (-0,4%). Si tratta comunque di una delle cinque migliori performance in valore dello Champagne, anche se intaccato dall’effetto del cambio sfavorevole su diversi mercati.

Questa situazione sottolinea le disparità esistenti nei mercati.

La Francia e l’UE (rispettivamente 167,3 milioni di bottiglie e 74,7 milioni di bottiglie), sono nuovamente all’origine del rallentamento delle vendite di Champagne. Sono numeri in ribasso rispettivamente del 2,3% e del 2,2% in volume, e dello 0,9% e del 1,9% in valore. Percentualmente la somma delle due zone scende sotto l’80%, arrivando a quota 79,4% in volume. Per fare un paragone, nel 2004 questa rappresentava quasi l’85% delle vendite. Con 3,2 miliardi di euro, Francia e UE assicurano complessivamente il 74,1% in valore, contro l’80,7% del 2004.

Per contro, il resto del mondo prosegue la sua crescita e avanza del 3,3% in volume e del 2% in valore, restando un mercato molto dinamico, con vendite di 62,9 milioni di bottiglie per una cifra d’affari di 1,1 miliardi di euro, compensando le perdite degli altri mercati principali.

Il ribasso delle vendite di fine 2012 si è confermato nel corso del primo semestre 2013, in calo del 2,7% e il secondo semestre si è stabilizzato a 197 milioni di bottiglie. Nel 2013 la situazione è migliorata sui mercati del Regno Unito e degli Stati Uniti, c’è stata una crescita positiva nella zona dell’Euro ed è peggiorata nei paesi emergenti.

Negli ultimi due anni i risultati dello Champagne in Francia sono stati decisamente correlati alla situazione economica, con però prospettive deboli nonostante i segni di ripresa mondiali, con un impatto certo sulle performance dello Champagne. Tutto ciò deve servire da monito per i produttori per cercare di sviluppare meglio i mercati esteri per compensare la debolezza del mercato francese.

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Riccardo Modesti

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Sono nato nel 1967 a Milano e fino a qualche anno fa ho fatto il tecnico informatico: dopo una quindicina d'anni davanti a un monitor ho cominciato...

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