Registrati!

hai dimenticato la password?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e premi invia.

ricerca avanzata

cerca in
Pubblicità
Home > Autori > Vino > Vocacibario

Vocacibario

San Brunello da Montalcino

di Virgilio Pronzati

MappaArticolo georeferenziato

Santi in cielo e in terra. Questi ultimi di nome e di fatto, dimorano da alcuni secoli a Montalcino.  Sono i Biondi Santi. Una famiglia che nel tempo ha valorizzato e diffuso sia il Brunello che il suo territorio, facendo nel tempo degni proseliti.  Oggi i produttori di Brunello di Montalcino solo oltre un centinaio. Un vino che traina l’economia ilcinese. Unico esempio in Italia dove l’agricoltura, in questo caso il vino, da una fonte di reddito superiore all’industria.  Non solo. Salvaguardando la salute dell’uomo e dell’ambiente.  Al top nelle aste internazionali e nelle carte dei vini di ristoranti famosi, il Brunello di Montalcino come un grande attore o un campione dello sport, vanta un’universale notorietà. L’ultima delle anteprime toscane ma senz’altro la più attesa.    

 

Il meglio della stampa mondiale non manca mai all’appuntamento con Benvenuto Brunello.  Un evento di assoluto rilievo internazionale che pone la Toscana ai vertici del settore enologico del nostro pianeta.  L’esclusiva location dove si svolge il tasting, è il suggestivo Chiostro del Museo di Montalcino. Nei giorni 20 e 21 febbraio, oltre 200 giornalisti provenienti da tutto il mondo, hanno potuto valutare l’annata 2010 (Cinque Stelle) di Brunello di Montalcino, la Riserva 2009 (Quattro Stelle) dello stesso vino, nonché Rosso di Montalcino 2013, i Moscadello e Sant’Antimo. Una kermesse oltremodo impegnativa, che li ha messi a dura prova, pensando che totalmente i vini in degustazione erano ben 328, di cui 135 Brunello di Montalcino, 28 Selezione, 28 Riserva, 119 Rosso di Montalcino, 12 Sant’Antimo e 9 di Moscadello di Montalcino.  

Precisando che i 135 Brunello di Montalcino 2010, le 28 Selezione e le altrettante Riserve 2009 li abbiano assaggiati tutti nell’arco dei due giorni,  c’è rimasto solo il tempo necessario per assaggiare 57 dei 119 Rosso di Montalcino, tutti i Sant’Antimo e 4 degli 9 Moscadello di Montalcino. Dalle nostre personali valutazioni, sono emerse le seguenti considerazioni. L’annata 2010 considerata eccellente per l’andamento climatico favorevole, con temperature variabili, molto calde dei periodi assolati, ma in parte freschi con piogge intervallate, ha dato buone uve da cui sono stati prodotti in generale, vini di buona freschezza, con profumi intensi e compositi, di sostenuta struttura e alcolicità.  A tutto questo, vanno aggiunti l’altimetria e l’età dei vigneti, le tecniche di vinificazione e d’affinamento adottate.  Cercando di fare il quadro della situazione, si può arguire che gran parte dei Brunello 2010 avranno certamente una buona longevità, ma già ora in grado di esprimersi.

Sui vini, i seguenti e personali giudizi sui centosessantatre Brunello 2010 di cui ventotto Selezioni.  Quindici di ottimo livello, ventisei sul buono, settantacinque dal discreto al medio-buono, diciannove i sufficienti. Dal molto buono al discreto le ventotto Selezione: sei ottimi, otto buoni, dieci dal medio al discreto, quattro sufficienti. Quelli di maggior qualità e armonia, presentavano un color rosso granato, un bouquet intenso e persistente, fine, discretamente ampio e composito, con netti sentori fruttati e, in parte vegetali e balsamici, speziati, discretamente boisé, dal sapore secco, fresco e sapido, giustamente astringente, caldo, di buona struttura e continuità, dal retrogusto netto che richiama le note olfattive.  

Gli altri dal medio al discreto, pur simili ma lievemente disarmonici per decisa freschezza, sensibile astringenza, poca morbidezza e con profumo intenso ma di limitata finezza. Mentre i sufficienti, presentavano caratteristiche molto attenuate e meno fini rispetto ai precedenti, in particolare al naso (troppo boisé, e note vegetali) e magri e corti al sapore. Dei 28 Brunello di Montalcino Riserva 2009, annata che ottenne 4 stelle, quattro ottimi, dodici sul buono e altrettanti discreti. Dall’intenso colore, gradazioni superiori e ottenute con il raggiungimento di una perfetta maturità dei polifenoli.  In sintesi, le Riserve hanno mantenuto le promesse già dichiarate lo scorso anno.

Valutando parzialmente i Rosso di Montalcino 2013 (solo 57 campioni su 119), li abbiamo trovati abbastanza validi, spazianti dal buono al discreto, dotati di ottimi colore e struttura, profumi discretamente fini e fruttati, ancora in gran parte tannici e limitatamente morbidi per la giovane età. Eccone il giudizio: dieci sull’ottimo, dodici sul buono, ventiquattro discreti, undici sufficienti. Gli otto dei 15 Sant’Antimo:  quattro ottimi, due buoni e due discreti. Infine, quattro degli 8 Moscadello di Montalcino, sono due buoni e due discreti.

Dopo la buona annata del 2013 da Quattro Stelle, quella discreta da Tre Stelle del 2014. Infatti, come ormai e d’obbligo, ogni anno dal 1992, con l’assegnazione delle stelle all’annata, c’è stata la posa sulle mura del duecentesco palazzo comunale, di un’artistica formella (in ceramica di cm 30x30, con l’anno e le stelle assegnate). Quest’anno la piastrella è stata realizzata e firmata da Carlin Petrini presidente di Slow Food. Il vino dell’annata 2014 farà la sua apparizione sul mercato nel prossimo 2018.

Grand’attesa nello storico Teatro degli Astrusi al gran completo, per l’assegnazione del Leccio d’Oro. Un importante trofeo di livello internazionale, che annualmente è assegnato a operatori del settore, quali un ristorante, un’enoteca e un’osteria che si sono distinti nella presentazione, nel servizio, nella diffusione e nella valorizzazione del vino, in particolare del Brunello di Montalcino, che abbiano una Carta dei Vini, con una gamma ampia e rappresentativa di vino Brunello di Montalcino e degli altri vini di Montalcino, in relazione sia alle diverse annate che al numero di etichette di aziende produttrici. Al patrons dei locali è inoltre valutato il livello di conoscenza e preparazione riguardo alla realtà della zona, nonché alle caratteristiche di produzione dei vini.  Quest’anno i tre premi sono andati rispettivamente, al ristorante A Voce Columbus di New York, alla trattoria Divino di Edimburgo e alle Cantine Isola di Milano.

La giuria che ha scelto i locali era composta, come di consueto, dal Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci, dai membri del Comitato di presidenza composto da Patrizio Cencioni, Bernardo Losappio e Francesco Ripaccioli, e dagli esperti Allan Bay, illustre giornalista nel settore enogastronomico e collaboratore del Corriere della Sera per cui cura la rubriche "Vivi Milano"; l’enogastronoma e scrittrice di libri sul cibo per il mercato USA Faith Willinger; il Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Antonello Maietta e il presidente del Gruppo del Gusto della Stampa Estera in Italia Alfredo Tesio.  Sabato 21 nell’ambito di Benvenuto Brunello, c’è stata la cerimonia di consegna del Premio Giulio Gambelli, riconoscimento istituito dall’ASET (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) giunto alla terza edizione. Quest'anno il premio è andato meritatamente a Francesco Versio, enologo dal 2011 dell’azienda “Bruno Giacosa” di Neive (CN). La giuria l’ha individuato tra i 16 enologi finalisti sui 46 precedentemente segnalati da un panel composto da 35 giornalisti del settore enogastronomico.

Ottimali, la sede delle degustazioni, l’ospitalità alberghiera, i buffet nella pausa delle degustazioni. Inoltre, la cortesia ed efficienza dei funzionari del Consorzio, in particolare della d.ssa Cecilia Brunelli e delle sue collaboratrici.

Stabile la produzione di Brunello di Montalcino e del Rosso di Montalcino, con rispettivamente, 9.200.000 e 4.500.000 bottiglie prodotte. Liete notizie dagli altri vini.  Il Sant’Antimo è passato dalle 340.000 bottiglie del 2011 alle 360.000 nel 2012. Mentre il Moscadello è passato dalle 30.000 bottiglie del 2011 alle 40.000 nel 2012.    Ottima anche la tendenza sul mercato estero: dal 2007, è progressivamente aumentata, passando dal 60% all’attuale 65% del totale prodotto.  In soli 5 anni quindi l’esportazione è aumentata di oltre 2 milioni di bottiglie. Gli USA continuano a essere il primo mercato straniero, rappresentando il 25% del totale prodotto e quindi raddoppiando quasi le vendite rispetto a 5 anni fa.  Infatti, le bottiglie vendute negli Stati Uniti sono state 2.250.000.

Un mercato di grandi potenzialità, poiché il consumo procapite è di solo 10 litri l’anno (In Italia la media nel 2011 è stato di 37,9 litri procapite). Secondo le ultime stime di Vinexpo e Iswr (International Wine & Spirits Reasearch), da qui al 2016 il mercato USA registrerà un aumento dei consumi (+12,6%), arrivando ad oltre 3.360 miliardi di litri. Sempre secondo la ricerca, nei prossimi anni cresceranno del 30% le vendite dei vini di alta fascia, cioè quelli sopra i 10 dollari a bottiglia. In leggera crescita Anche la quota di vino acquistato direttamente in azienda, consumato in ristoranti e acquistato nei locali di Montalcino, è salita del 18%.  Indicativi anche i dati sul giro d’affari delle aziende produttrici: dai 163.000.000 euro del 2011 è passato ai 167.000.000 euro nel 2012. (Fonte: Consorzio del Vino Brunello di Montalcino).

La produzione media annua dei vini prodotti a Montalcino: Brunello di Montalcino 8.500.000 bottiglie, Rosso di Montalcino 4.000.000 di bottiglie, Sant’Antimo 500.000 bottiglie e Moscadello di Montalcino 80.000 bottiglie. La superficie complessiva vitata del territorio di Montalcino è di 3.500 ettari, così ripartiti: 2.100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino, 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino, 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino, 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc, mentre i restanti 940 ettari sono a Igt.

Complessivamente sul territorio operano 250 produttori di cui 208 imbottigliatori, tutti associati al Consorzio. Dimensione delle aziende: il 22% è inferiore a un ettaro, il 29% sono tra i e 3 ettari, il 15% sono tra i 3 e 5 ettari, un altro 15% è tra i 5 e i 15 ettari, il 9% sono tra i 15 e i 100 ettari, l’1% è sopra i 100 ettari; il 9% sono imprese esclusivamente commerciali.

In questo momento un ettaro di vigneto di Brunello di Montalcino, si aggira sui 500.000 euro.  Il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 150 milioni di Euro.  Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (www.consorziobrunellodimontalcino.it) è nato nel 1967 all'indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. 

Sponsor: Banca CR Firenze, Agriventure, Banca CRAS, Monte dei Paschi di Siena, Reale Mutua, Acqua Panna e San Pellegrino, Pulitex, illy, RCR, Domori, 3S, Pecorino Toscano, Prosciutto Toscano.

Patrocinio: Comune di Montalcino

Collaborazione: AIS Toscana, Istituto Artusi, Liceo R. Lambruschini


I Produttori

La Mannella, La Palazzetta, La Poderina, La Rasina, La Velona, Lambardi, Lazzeretti, Le Chiuse, Le Macioche, Le Ragnaie, Lisini, Loacker Corte Pavone, Madonna Nera, Mastrojanni, Maté, Mocali, Musico, Pacenti Franco-Canalicchio, Padelletti, Pian delle Querci, Palazzo, Pian delle Vigne, Pietroso, Pinino, Piombaia, Podere Brizio, Podere Canapaccia, Podere Le Ripi, Poggio Antico, Poggio di Sotto, Querce Bettina, Quercecchio, Renieri, Ruffino, Santa Lucia, Salvioni, San Giacomo, San Lorenzo, San Polino, San Polo, Sancarlo, Santa Giulia, Sassodisole, Scopetone, Scopone, Sesta di Sopra, Sesti, Solaria, Talenti, Tassi-Franci, Tenuta Buon Tempo, Tenuta Crocedimezzo, Tenuta di Sesta, Tenuta La Fuga, Tenuta Le Potazzine, Tenuta Poggio Rubino, Tenuta San Giorgio,  Tenuta Vitanza, Tenute Piccini, Tenute Silvio Nardi, Terre Nere, Tiezzi, Tornesi, Uccelliera,  Val di Suga,  Vasco Sassetti, Ventolaio,  Verbena, Villa I Cipressi, Villa Le Prata,  Villa Poggio Salvi, Vini Italiani da Sogno, Agostina Pieri, Agricola Centolani-Tenute Friggiali e Pietranera, Albatreti, Argiano, Armilla, Artames, Baccinetti, Banfi, Barbi,  Bartoli Giusti-Tenuta Comunali, Bellaria, Belpoggio, Bonacchi, Bottega, Brunelli, Camigliano,  Campogiovanni, Canalicchio di Sopra,  Canneta, Cantina di Montalcino, Capanna,  Capanne Ricci,  Caparzo, Caprili,  Casanuova delle Cerbaie,  Casa Raia, Casisano Colombaio, Castello di Velona,  Castello Romitorio, Castello Tricerchi, Castiglion del Bosco, Cava D’Onice, Cerbaia, Citille di Sopra,  Col di Lamo,  Poggio Il Castellare, Col d’Orcia, Collelceto, Collemattoni,  Cordella, Corte dei Venti, Cupano, Donatella Cinelli Colombini, Fanti, Fattoi, Ferrero, Fornacella, Fornacina, Fossacolle, Fuligni, Gianni Brunelli - Le Chiuse di Sotto, Il Grappolo,  Il Marroneto, Il Palazzone, Il Paradiso di Manfredi,  Il Poggiolo, Il Poggione, La Fiorita, La Fornace, La Fortuna, La Gerla, La Lecciaia, La Magia.

_________________________________________

Valutazioni del Consorzio del Brunello di Montalcino per le annate dal 1945 al 2014. Le annate sottolineate sono quelle tuttora in corso di affinamento in botte o bottiglia. In grassetto le annate a cinque stelle.

1945 ***** 1946 **** 1947 **** 1948 ** 1949 *** 1950 **** 1951 **** 1952 ***  1953 *** 1954 **  1955 ***** 1956 ** 1957 **** 1958 **** 1959 *** 1960 *** 1961 ***** 1962 **** 1963 *** 1964 ***** 1965 **** 1966 **** 1967 **** 1968 *** 1969 ** 1970 ***** 1971*** 1972 * 1973 *** 1974 ** 1975 ***** 1976 * 1977 **** 1978 **** 1979 **** 1980 **** 1981 *** 1982 **** 1983 **** 1984 * 1985 ***** 1986 *** 1987 *** 1988 ***** 1989 ** 1990 ***** 1991**** 1992 ** 1993 **** 1994 **** 1995 ***** 1996 *** 1997 ***** 1998 **** 1999 **** 2000 *** 2001 **** 2002 ** 2003 **** 2004 ***** 2005 **** 2006 ***** 2007 ***** 2008 **** 2009 **** 2010 ***** 2011 **** 2012 ***** 2013****  2014 ***

 

Nella foto: Giornalisti degustatori al lavoro.

Letto 10835 voltePermalink[0] commenti

0 Commenti

Inserisci commento

Per inserire commenti è necessario essere registrati ed aver eseguito il login.

Se non sei ancora registrato, clicca qui.
PUBBLICITÀ

Virgilio Pronzati

Virgilio Pronzati


 e-mail

Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...

Leggi tutto...

Archivio Risorse Interagisci

 feed rss area vino

PUBBLICITÀ

Ultimi Commenti