Con Pesto & Dintorni Lavagna è stata per dieci anni la capitale del pesto genovese. I migliori produttori artigianali genovesi e liguri di questa tipica salsa ne sono stati il traino. Sul pesto si susseguivano affollati convegni, tavole rotonde e, dimostrazioni continue, sulla sua realizzazione e di altre storiche salse fatte al mortaio. Non solo: pregiati oli extravergini, vini, dolci, frutti, ortaggi, salumi, formaggi e distillati liguri completavano la golosa rassegna agroalimentare.
Questa solare cittadina oltre che belle spiagge e un suggestivo entroterra, vanta una rinomata Scuola Alberghiera dove da anni, è forgiato del personale qualificato che in gran parte contribuisce a qualificare il settore alberghiero - ristorativo cittadino e di altre località regionali e italiane. Con la scopo di valorizzare al meglio la tipica gastronomia regionale, la Scuola Alberghiera “Città di Lavagna” di concerto col Consorzio Centro Storico di Lavagna organizzò nel 2013 una gara di pesto al mortaio, dedicandola a Denis Alushaj studente del IV anno, tragicamente scomparso in un incidente stradale nel luglio di quell’anno.
Dopo il successo della prima edizione, ne seguirono altre tre, ottenendo sempre più consensi. L’edizione del 2017 ha superato le più ampie attese. Oltre quaranta gli iscritti al torneo e altri due Istituti partecipanti: I’Istituto Professionale IPSSEA Marco Polo di Genova e I’Istituto Professionale IPSSEA G. Casini di La Spezia. Per arrivare ad avere dieci finalisti, ci sono volute ben quattro eliminatorie. I giudizi per la valutazione dei pesto realizzati dai concorrenti, sono stati espressi dallo chef e da altri docenti della Scuola Alberghiera di Lavagna. Il 15 dicembre scorso, la grande finalissima.
Sotto lo storico Porticato Brignardello nel cuore di Lavagna, i dieci finalisti si sono sfidati a suon di pestello per aggiudicarsi l’ambito trofeo. Al termine della combattuta e leale competizione durata poco più di venti minuti, una qualificata giuria presieduta da chi ha scritto e composta da Roberto Chiappe, Giancarlo Nocera, Tiziano Sada e Taccioni, dopo l’assaggio dei dieci campioni anonimi, valutati con l’apposita scheda di degustazione, ha stilato la seguente classifica. 1° Elisa di Meo (Marco Polo); 2° Gabriele Robotti (Marco Polo); 3° ex aequo Roberto Prettico e Carlotta Vandanesi. Dal 5° al 10° giudicati a pari merito. Al primo classificato: la divisa classica da chef, un set di coltelli e il diploma. Al secondo e terzo: set di coltelli e diploma.
Complimenti per l’egida dell’evento a Chiara Rosatelli, Direttrice della Scuola Alberghiera Città di Lavagna e, per la preparazione erogata agli allievi, ai docenti Morisso e Immovilli, rispettivamente chef e barman. Un doveroso ringraziamento a Roberta Dasso del Civ di Lavagna per la fattiva e annuale collaborazione. Un evento non solo d’immagine ma di sostanza, che rinsalda il vincolo che unisce la Scuola Alberghiera con il tessuto produttivo del territorio, mantenendo vive le risorse enogastronomiche locali, fatte di usi, saperi e sapori.
I dieci finalisti in ordine alfabetico.
Danil Cucuruzean
Elisa Di Meo
Alessandro Manca
Alessio Muniz
Davide Paganini
Mimalache Petru
Roberto Prettico
Gabriele Robotti
Alessio Tiziano
Carlotta Vandanesi
Nella foto: I dieci finalisti presentati da Daniele Immovilli docente della Scuola Alberghiera di Lavagna
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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