Il Chianti, primo nelle anteprime, oggi insieme al Morellino di Scansano. Forse i motivi sono molteplici. Il Chianti vanta antica e prestigiosa notorietà mondiale. In questo caso ne trasmette gran parte al Morellino di Scansano. Può essere l’inizio per creare un Consorzio globale, ossia costituito da tutti i maggiori consorzi dei vini DOCG toscani. Ma sentiamo cosa dicono i rispettivi presidenti dei due consorzi.
“Il Consorzio del Morellino – Afferma Giovanni Busi Presidente del Consorzio Vino Chianti - è stato il primo ad aderire alla nostra proposta di presentarsi insieme a questo importantissimo appuntamento che potrebbe cambiare in meglio la strategia del mercato mondiale”. Sulla stessa linea, Rossano Teglielli, Presidente del Consorzio Tutela del Morellino di Scansano: “Quest’anteprima che coincide con i 40 anni della denominazione, è foriera di futuri successi.
Maggiore notorietà e immagine al nostro vino che, nato da un clone di Sangiovese, evidenziano il terroire della Maremma”
Interessanti e impegnative le degustazioni che si sono tenute negli spazi della storica Fortezza dal Basso di Firenze. Ben centododici Chianti e ventidue Morellino di Scansano. I Chianti, compresi quelli delle sottozone, hanno espresso in generale un buon livello qualitativo.
Pochi sotto il discreto, benché l’annata 2017 è stata siccitosa e carente, presentavano sufficiente freschezza e varietale, buon fruttato, struttura e invito a ribersi. Più caratterizzati quelli delle sottozone e le riserve, in particolare i Rufina per l’altitudine. Pochi vini come i Chianti possiedono il dono di abbinarsi a innumerevoli piatti. In Italia era scontato. Nel recente passato altri vini, sia pure in parte, ne hanno preso il posto. Proprio su questo è necessario intervenire. Il Chianti non è solo vino!
E’ una terra unica: un contenitore colmo di storia, tradizioni e cultura. Non solo: è il territorio da vino più antico del mondo. Anch’esso molto positivo, il riscontro sul Morellino di Scansano: sia l’ultima annata sia le Riserve hanno dato esiti convincenti. Alcuni anni fa, questi vini erano in gran parte molto tannici, di gran corpo, alcolici, poco freschi, opulenti e meno invitanti. Oggi resi più snelli, più equilibrati e armonici, stanno aumentando di qualità e immagine.
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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