Vari comuni (BZ) - Alto Adige
il 16 ottobre 2018
Gallo Rosso a sostegno dell’antica arte della panificazione contadina
L’espressione “tenere a pane e acqua” è emblematica per riflettere sull’importanza fondamentale che il pane riveste da sempre nella vita dell’uomo. Il modo di dire infatti, anche se è associato spesso ad una punizione rivolta in passato ai carcerati, rivela come il pane sia l’alimento fondamentale per la sopravvivenza, l’essenziale, ciò che realmente serve per nutrirsi. E l’essenziale è fatto di farina e acqua.
Il pane ha origini antichissime, se ne parla nella Bibbia, ma in realtà esistono testimonianze di alcuni resti ritrovati nelle caverne in era preistorica. Di certo non si trattava del pane come lo si conosce oggi, ma piuttosto di una “pastella” composta da acqua e semi frantumati.
Esistono diverse leggende legate all’origine del pane, due delle quali appartengono al popolo egizio, che fu il primo a sperimentare diversi impasti e consistenze. Si narra infatti che il pane nacque un giorno in cui il Nilo, durante un periodo di piena, aveva bagnato dei sacchi di farina, da cui erano nati i primi impasti; l’altra leggenda racconta invece di una schiava egizia che, per far dispetto alla sua padrona, aveva aggiunto alla pasta del pane il residuo della preparazione della birra e questo aveva cominciato a fermentare.
L’importanza del pane è celebrata ogni anno con la Giornata Mondiale del Pane, che quest’anno si terrà il 16 ottobre. Per molti contadini altoatesini la panificazione, cioè il momento in cui si dedicano alla preparazione dell’impasto e alla sua successiva cottura, è un procedimento che svolgono con assoluta facilità, perché fa parte di una delle tante usanze che in Alto Adige vengono tramandate da generazioni.
I contadini per l’impasto dosano le quantità che hanno imparato dai genitori o dai nonni, utilizzando i semplici ingredienti a disposizione nel maso come l’acqua, la farina (di vari cereali) che spesso viene macinata nel mulino di proprietà, il lievito e diversi semi e spezie.
La cottura dell’impasto avviene quasi sempre nel forno a legna, che conferisce al pane una fragranza e una bontà uniche.
Il ritorno alle origini anche attraverso questa pratica è molto apprezzato, anche perché non vengono utilizzati agenti chimici e macchinari che semplificano il lavoro, ma sminuiscono la bontà, la genuinità e l’autenticità del pane che deve mantenere tutte le sue proprietà.
Alcuni masi Gallo Rosso offrono ai propri ospiti la possibilità di provare l’esperienza di preparare insieme il pane casereccio, come il Botenhof in Val Sarentino, il Thalhofer Hof a Chiusa e il Redenhof a Selva dei Molini; mentre altri masi hanno il loro pane tra i prodotti di qualità a marchio Gallo Rosso, acquistabile nei mercati, in diversi punti vendita oltre che nella bottega stessa dei masi.
A proposito di Gallo Rosso
Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di oltre1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.
Nadia Scioni
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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