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Al via a Montefalco (PG) Cantine Aperte per scoprire uno dei 10 vini più amati dalla comunità Lgbt+ Usa

DoveMontefalco (PG) - cantina Arnaldo Caprai

Quandodal 25 maggio 2019 al 26 maggio 2019

di Mariella Belloni

MappaArticolo georeferenziato

Flying tasting, tour privati e persino una dogs area. Sono queste alcune delle proposte che la cantina Arnaldo Caprai fa a tutti i wine lover in occasione di Cantine Aperte, la kermesse nazionale che si svolgerà in contemporanea in tutte le regioni d’Italia il 25 e il 26 maggio e che, come di consueto, vedrà aprire le porte al pubblico delle migliori aziende vinicole d’Italia.

Dalla più democratica alla più luxury, le formule proposte per scoprire la cantina guidata da Marco Caprai, internazionalmente riconosciuto come il Re del Sagrantino, sono tre: in compagnia di un team di esperti dell’azienda si potranno scoprire tutti i segreti della produzione enologica in un tour guidato che finirà con una degustazione di Grechetto o di Sangiovese (a scelta, partecipazione gratuita, durata 30 minuti, non stop dalle 10 alle 17); chi vorrà concentrarsi sulle degustazioni, invece, potrà optare per il flying tasting, dove, guidati da un sommelier, si potranno gustare le etichette più rappresentative della cantina (dalle 10 alle 17, 5 euro a calice); per chi è alla ricerca di tranquillità c’è la formula dei tour privati, due ore di visita e degustazione esclusiva (a partire da 40 euro, alle 10, alle 12, alle 14 e alle 16, solo su prenotazione al +39 348/2860775 oppure scrivendo a tour@arnaldocaprai.it). Non mancheranno una Kids Area, spazio interamente dedicato ai più piccoli con intrattenimento, giochi e divertimento, e una Dogs Area, per poter visitare la cantina senza dover lasciare a casa il propria amico a 4 zampe.

Un’attenzione sociale che da sempre contraddistingue la Arnaldo Caprai e forse anche per questo è recentemente Lgbt+ Usa. Un’interessante ricerca condotta dalla società di comunicazione Klaus Davi & Co., che cura l’immagine di diversi top brand del mondo vinicolo, ha fotografato un trend decisamente interessante: la comunità gay degli Stati Uniti - rappresentata da tantissime star dello spettacolo, della moda, del cinema - va pazza per il vino italiano. La Klaus Davi & Co. ha monitorato oltre 100 testate americane di settore e non e ha quindi stilato la classifica dei 10 brand del vino più amati dalla comunità Lgbt+ americana e anche dei migliori 10 ristoranti in cui si possono degustare questi vini top. In questa classifica blasonata, assieme a Sassicaia, Ornellaia e Gaja, c’è anche il Montefalco Rosso di Arnaldo Caprai, un vino che ben si sposa con i grandi classici a base di carne della cucina degli States. Tre le versioni prodotte dall’azienda: il” Montefalco Rosso” Montefalco Rosso Doc (70% Sangiovese, 15% Sagrantino, 15% Merlot), prodotto dalla cantina sin dal 1975, dalle suadenti note di fiori di campo, frutti rossi e un tocco di noce moscata e da una morbidezza tannica

 

dovuta ai 12 mesi in legno di rovere di Slavonia e barrique di rovere francese, e almeno 4 mesi in bottiglia; il “Vigna Flaminia Maremmana” Montefalco Rosso Doc (70% Sangiovese, 15% Sagrantino, 15% Canaiolo), nato nel 2007, dagli avvolgenti sentori di ciliegia Marasca, piccoli frutti rossi, fiori scuri e fini sentori erbacei arricchiti da un pizzico di pepe, avvolgente e corposo, ma di grande eleganza grazie alla finezza dei tannini e alla permanenza 14 mesi in botte di rovere di Slavonia e barrique di rovere francese e almeno 6 mesi in bottiglia; il “Montefalco Riserva” Montefalco Rosso Riserva Doc (70% Sangiovese, 15% Sagrantino, 15% Merlot), prodotto dal 1993, che con i suoi 20 mesi in barrique di rovere francese e almeno 6 mesi in bottiglia risulta vellutato e pieno, sprigionando aromi che vanno dalla ciliegia sotto spirito al cioccolato, dalla violetta alla vaniglia, il tutto accompagnato da note speziate

Il ristorante della top10 stilata da Klaus Davi & Co. dove il Montefalco Rosso Arnaldo Caprai va per la maggiore è l’Element 47 di Aspen in Colorado, meta di montagna dove è stato avvistato numerose volte anche il mitico Elton John.

Qui di seguito la classifica completa sia dei vini, sia dei ristoranti:

  1. Sassicaia – “Craig’s Restaurant” di West Hollywood – California (18%) che ha visto tra I suoi clienti abituali anche star del calibro di Boy George.
  2. Ornellaia – Ristorante “Cecconi’s West Hollywood” di Los Angeles (17%), tra i cui clienti più in vista figura proprio Elle DeGeneres.
  3. Amarone Allegrini – Ristorante “Per Se” di New York (15%), frequentato tra gli altri da Joseph Altuzarra, il giovane stilista di dive come Rihanna, Kate Bosworth, Nicole Kidman, Tessa Thompson e Naomi Watts.
  4. Brunello di Montalcino Biondi Santi – Ristorante “Pappas Bros Steakhouse” di Dallas (13%), che annovera tra i suoi clienti anche Jeffrey Tambor, attore protagonista della serie Transparent in cui interpretava un trans, molto amato dalla comunità LGBT.
  5. Barbaresco Gaja – “Tamarine Restaurant & Gallery” di Palo Alto – California (10%), dove Tim Cook, CEO di Apple, ha cenato con Sundar Pichai, CEO di Google.
  6. Recioto della Valpolicella Giuseppe Quintarelli – Ristorante “Madeo” di Beverly Hills (8%), con Portia de Rossi ed Elle DeGeneres tra i vip più acclamati.
  7. Mille e una notte Donnafugata – Ristorante Cipriani di New York (7%), dove più volte ha cenato il celebre stilista e regista Tom Ford.

 

  1. Rosso di Montefalco Arnaldo Caprai – Ristorante “Element 47” di Aspen – Colorado (5%), meta di montagna dove è stato avvistato numerose volte anche il mitico Elton John.
  2. Radici Taurasi Riserva Mastroberardino – Ristorante “Canlis” di Seattle – Washington (3%), che ha visto tra i suoi ospiti anche l’attore omosessuale George Takei, il mitico tenente Sulu timoniere dell’”Enterprise” di Star Trek
  3. Chianti Classico Riserva Badia a Coltibuono – Ristorante “Casa tua” di Miami (1%), con Chloë Sevigny, attrice icona gay e interprete di ruoli gay in alcuni suoi film, tra i clienti più assidui.

Poche altre cantine in Italia si identificano così profondamente col Sagrantino di Montefalco, come la Arnaldo Caprai. Una realtà unica, sinonimo di eccellenza italiana, capace di creare vini fuori dal comune per profondità, eleganza e longevità non solo rossi, ma anche bianchi. Il merito di questa avventura iniziata alla fine degli anni Settanta è di Marco Caprai, figlio di Arnaldo. È stato lui, infatti, più di chiunque altro a credere nella ricchezza del Sagrantino, reinterpretandolo in chiave moderna, attraverso i più innovativi metodi di produzione e di gestione aziendale, che gli hanno permesso di conquistare così i favori del pubblico e della critica di tutto il mondo. Non da meno i bianchi: il Grecante Arnaldo Caprai, 100% Grechetto, è riuscito a conquistare la Top100 di Wine Spectator.

Una grande azienda, la Arnaldo Caprai, che custodisce un’anima green, considerando fondamentali le tematiche riguardanti la sostenibilità, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Il punto di osservazione resta sempre lo stesso: cercare di comportarsi in armonia con i cicli evolutivi naturali, preservando e valorizzando il territorio in cui si opera. Per questo l’azienda ha deciso di creare un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle normative internazionali, sviluppando un protocollo volontario territoriale di sostenibilità ambientale, economica e sociale del processo produttivo.
È in questo contesto senza pari, che nascono vini di indimenticabile stoffa, complessi ed eleganti, capaci di raccontare il meglio di tutta una regione, l’Umbria.

www.arnaldocaprai.it

 

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