La Toscana come gran parte d’Italia si potrebbe definire un museo a cielo aperto. Antiche città patrie d’illustri personaggi di ogni forma di cultura. Nelle vaste e suggestive zone verdi, dominano la vite e l’ulivo. Colline ornate da castelli, pievi e cipressi. Un altro patrimonio storico paesaggistico che si coniuga con tutto il resto. Montepulciano ne è un validissimo esempio. Poche città al mondo vantano simili preziosità. Non solo. L’economia di questa città d’arte poggia sul vino e sul turismo. “Montepulciano d’ogni vino è Re”. Così lo definisce Francesco Redi nel ditirambo della sua opera Bacco in Toscana. Una delle tante citazioni e lodi fatte secoli fa da illustri personaggi storici.
Ampio e ricco in suo bagaglio storico. Più che meritato il suo inserimento tra le prime Doc nazionali. Non solo. Nel 1980 il Vino Nobile di Montepulciano è la prima Docg d’Italia a essere immessa in commercio con le prime fascette statali con la serie dalla n°1 alla n° 50, custodita dal Consorzio. Quest’anno il Vino Nobile di Montepulciano festeggia il suo 54° anniversario. Naturale quindi, che Montepulciano ospiti da anni, una delle maggiori manifestazioni internazionali legate al suo storico vino. L’edizione 2020 di Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ha richiamato circa 400 giornalisti provenienti da vari Paesi del mondo.
L’evento, ideato e promosso dal Consorzio di tutela del vino omonimo, costituito nel 1965, col sostegno di Enti e Istituzioni, si è tenuto nei giorni 19 (pomeriggio) e 20 febbraio, in un grande salone della storica Fortezza, ripristinata recentemente per ospitare l’anteprima e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Nella mattina del 19 dopo gli interventi del sindaco di MontepulcianoMichele Angiolini e del Presidente del Consorzio del Nobile Andrea Rossi che oltre avere presentato l’evento e annunciato l’assegnazione di Cinque Stelle alla vendemmia 2019, è iniziata la degustazione comparata delle annate 2017, 2017 Selezione, 2016 Riserva, annate 2016, 2015 e 2013 di Vino Nobile di Montepulciano.
La degustazione (anonima nel nostro caso) comprendeva settantatré campioni di Vino Nobile di Montepulciano di 45 aziende, con le seguenti annate: 2017 con trentadue vini di cui quattro Selezione. L’annata 2016 Riserva con sedici. Infine venticinque vini con le seguenti annate: 2016 con quindici vini, 2015 con nove vini e 2013 con un vino. Avendoli doverosamente assaggiati tutti, a mio parere si sono così espressi: dei primi trentadue 2017, otto ottimi, dodici buoni, sei dal medio al buono e sei discreti. Tra gli ottimi e i buoni ci sono rispettivamente, i quattro Selezione.
Quelli migliori si presentavano con profumi intensi e ampi, fruttati e speziati, mentre in bocca erano freschi, sapidi, pieni e persistenti, discretamente armonici sia per gioventù che il boisé. Leggermente diverso per i sedici Riserva 2016: sette ottimi, cinque buoni, uno dal medio al buono e tre discreti. Ancora più frazionati i venticinque Nobile di Montepulciano di varie annate. Dei quindici 2016 quattro ottimi, cinque buoni, tre dal medio al buono e tre discreti. I nove 2015: due ottimi, cinque buoni, uno medio e uno discreto. Quasi pronto ma ottimo l’unico 2013. In sintesi, vini con bouquet discretamente intenso e persistente, di buona sapidità, equilibrata tannicità, pieni ma snelli e continui. Quest’anno, molto limitati, i campioni affinati troppo in legno. Al naso oltre le note fruttate, vegetale-balsamiche e speziate, tabacco e lieve boisé. In generale, vini di buon livello, caratterizzati da un esclusivo terroir: un compendio pedoclimatico abbastanza omogeneo.
I giornalisti dopo la degustazione effettuata nel Salone della Fortezza, scesi al piano inferiore della storica struttura, hanno avuto l'occasione di assaggiare altre annate di Rosso di Montepulciano, Vino Nobile di Montepulciano e altri vini presso il banco d'assaggio con tutti i produttori. In questo contesto, tra alcuni produttori è stata discussa l’annosa questione che riguarda il Vino Noble di Montepulciano e il Montepulciano d’Abruzzo. Quesito che a detta dei produttori, crea certamente confusione nel consumatore estero. Cosa che l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Toscana avrebbe già dovuto risolvere. Nella legislazione vitivinicola comunitaria (come è avvenuto per la causa persa dall’Italia con l’Ungheria per il Tocai) il nome del territorio (zona di produzione) deve prevalere sul vitigno!
Nel pomeriggio gli stessi giornalisti divisi in piccoli gruppi, hanno visitato le aziende associate, continuando gli assaggi su altre annate di Vino Nobile di Montepulciano, di Rosso di Montepulciano, di Vin Santo di Montepulciano e, chi lo gradiva, di ottimi extravergini di oliva, terminando l’interessante percorso enologico, dei produttori. Nel nostro caso, la visita a due aziende. La prima: Icario, un’azienda giovane di appena 21 anni, dal designer moderno ma in perfetta simbiosi con l’ambiente, dotata di tutte le attrezzature d’avanguardia con cui realizza vini di pregio. Di notevole impatto visivo: dal pavimento in cristallo della sala di degustazione, si vede la schiera dei tonneaux di rovere. La seconda, la Vecchia Cantina di Montepulciano è la più antica cooperativa vitivinicola toscana. Per anni fu il principale sostegno economico di Montepulciano. Ruolo, che passati i momenti nefasti del dopoguerra, con i circa mille ettari di vigneto dei propri soci, continua ad esserlo ancor oggi. Di notevole attrattiva la bottaia sotterranea che si estende per 2800 mq.
In serata, ì’assegnazione del Grifo Nobile: riconoscimento per gli “ambasciatori” del vino italiano. In questa occasione sono stati premiati Luca Martini (miglior sommelier del mondo), Raffaele Porceddu (maitre dell’Adler di Bagno Vignoni), Nicola Masiello (presidente onorario della Fisar), Ida Walters (sommelier emergente) e Roberto Rossi (chef stellato del ristorante Il Silene) autore della cena di benvenuto.
Alcuni dati
(Fonte: Consorzio del Vino Nobile di Montepuciano)
Circa 16.500 ettari di superficie comunale, di cui quasi 2000 sono vitati, ossia il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.377 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 571 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2019 sono state immessi nel mercato 6,2 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano. In media ogni anno sono prodotti circa 55.000 ettolitri di Vino Nobile e circa 18 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano.
Trend produttivo ed export
Il Nobile di Montepulciano in numeri
Un miliardo di euro circa è il valore patrimoniale dei vigneti, Mentre il valore medio annuo della produzione vitivinicola, è di 65 milioni di euro. Quasi il 70% dell’economia locale deriva del vino. Buono l’export nel 2019 con il 78%, il restante 22% è commercializzato in Italia. In continua ascesa, negli ultimi anni, la vendita diretta in azienda che nel 2019 ha toccato il 22%. Nel mercato nazionale, le maggiori vendite sono in Toscana per il 48,5%. Al Nord è stato venduto il 14,% del totale nazionale, mentre nel restante centro-Italia sud e Isole il 15,5%. Tornando all’estero, la Germania è al primo posto con il 43%. Al secondo posto gli Stati Uniti con il 22%, seguiti nell’ordine dalla Svizzera con il 14,5%, Asia e Paesi extra Ue con il 7% e il Canada con il 3,5%.
I vini dei produttori presenti
Vino Nobile di Montepulciano 2017
1 Dei
2 Il Molinaccio La Spinosa
3 La Braccesca
4 Cantina Chiacchiera
5 De ‘ Ricci
6 Antico Colle
7 Boscarelli
8 Vecchia Cantina di Montepulciano
9 Podere Casanova
10 Icario
11 Fattoria della Talosa Alboreto
12 Gattavecchi
13 Lombardo
14 Le Bèrne
15 Fattoria Svetoni
16 Podere Casa al Vento
17 Poliziano
18 Tenuta Trerose Santa Caterina
19 Tenuta Valdipiatta
20 Romeo
21 Tenuta di Gracciano della Seta
22 Vecchia Cantina di Montepulciano - Redi
23 Metinella Burberosso
24 Le Bertille
25 La Ciarliana
26 La Combarbia
27 Fanetti
28 Fattoria Fattoria del Cerro
Vino Nobile di Montepulciano Selezione 2017
29 Tenuta Valdipiatta Vigna d’Alfiero
30 Lunadoro Pagliareto
31 Bindella I Quadri
32 Gattavecchi Parceto
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016
33 Carpineto
34 Bindella Vallocaia
35 Boscarelli
36 Il Molinaccio La Poiana
37 La Braccesca Vigneto Santa Pia
38 Fanetti
39 Le Bertille
40 Lombardo
41 Tenuta di Gracciano della Seta
42 Tenuta Trerose Simposio
43 Podere Casa al Vento
44 La Combarbia
45 Le Bèrne
46 Fattoria del Cerro
47 Icario Vitaroccia
48 Fasssati Salarco
Vino Nobile di Montepulciano 2016
49 Az. Agr. Tiberini Podere Le Caggiole
50 Montemercurio Messaggero
51 Croce di Febo
52 Cantina del Giusto San Claudio II
53 Godiolo
54 Villa Sant’Anna
55 Il Macchione
56 Manvi Arya
57 La Ciarliana
58 Croce di Febo Amore mio
59 De ‘ Ricci Sor Aldo
60 Canneto Casina di Doro
61 Lunadoro Granpagliareto
62 Fassati Gersemi
63 Metinella 142-4
Vino Nobile di Montepulciano 2015
64 Nottola Il Fattore
65 Contucci Pietra Rossa
66 Cantina Chiacchiera Mahti
67 Casa Vinicola Triacca Poderuccio
66 Contucci Riserva
69 Cantina del Giusto San Claudio II
70 Dei Riserva Bossona
71 Fattoria della Talosa Riserva
72 Podere Casanova Riserva
Vino Nobile di Montepulciano 2013
73 Az. Agricola Tiberini Riserva Vignerto Fossatone
Nella foto: giornalisti-degustatori al lavoro
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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