Uno dei migliori modi per valorizzare un territorio è senz’altro la gastronomia. Il cibo come la musica è un linguaggio universale. Comunica in ogni epoca tradizioni, storia e cultura. Non a caso, la civiltà di un popolo si esprime anche a tavola. Con queste finalità, l’Agenzia di Sviluppo Gal Genovese (Gruppo Azione Locale) di Genova presieduto da Alessandra Ferrara e coadiuvata da Sara Pastorimo ha ideato e realizzato il Concorso Gastronomico “PIATTO D’AUTORE in Fontanabuona”. Una competizione tra i vari esercizi di ristorazione che propongono sia piatti tradizionali che innovativi, ma doverosamente realizzati con prodotti della Val Fontanabuona e presenti nei propri menù. Prima edizione di una iniziativa che coinvolge ben diciassette comuni della Val Fontanabuona: Avegno, Bargagli, Carasco, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Davagna, Favale di Malvaro, Leivi, Lorsica, Lumarzo, Moconesi, Neirone, Orero, San Colombano Certenoli, Tribogna e Uscio. Una verde e industre vallata e polmone attivo per Genova, che ha dato i natali a personaggi illustri che hanno contribuito concretamente a valorizzare l’immagine dell’Italia nel mondo. Ognuno dei comuni che fanno parte de questa vallata, ha molto da offrire e raccontare. Ospitalità, prodotti agroalimentari e dell’artigianato, relax e ritempranti vacanze, nonchè antichi e recenti “mangiari” valgono sicuramente il viaggio e il soggiorno. Il debutto del concorso gastronomico Piatto d’Autore è avvenuto nel pomeriggio del 26 agosto 2022 in occasione della trentottesima edizione dell’Expo Fontanabuona Tigullio che annualmente si tiene a Calvari di San Colombano Certenoli. In lizza per contendersi pubblicamente l’ambito trofeo, quattro finalisti: Agriturismo Ape Bianca di Daniele Sanguineti: Loc. Pregi, Val Cichero del Comune di San Colombano Certenoli, col piatto “Non solo Terra” (trota affumicata con sentori di castagno su lastra di ardesia, con crema all’aglio e cipolle caramellate).
Agriturismo Da U Cantin di Domenico Castillo; Loc. Villa Oneto del Comune di San Colombano Certenoli, col piatto “Brasato al Giamin”;
Ristorante La Meridiana di Angela De Marchi di Avegno, col piatto: “Lattughe ripiene”
Ristorante e sala dal ballo Cava Ardè (cava d’ardesia visitabile) di Isolona di Orero, col Piatto: “Pansoti in salsa di nocciole Misto Chiavari” dello chef Giovanni Bottino
A vagliare pregi e difetti dei piatti in concorso, una giuria di chef, insegnanti di cucina e giornalisti del settore, composta da Alessandro Dentone (Fondatore dell’Accademia dei sapori, Presidente della Federazione Italiana Cuochi Liguria, presente in tv La prova del cuoco, Linea Blu, Pianeta Mare e MelaVerde, Recentemente con i suoi piatti ha deliziato la Canalis), Roberto Avanzino chef e insegnante dell’IPSEOA Marco Polo, Stefano Costa (dell’Accademia del Turismo di Lavagna), Mara Daniela Musante (Giornalista specializzata in enogastronoma e turismo, insegnante di lingue straniere e consulente di tour operator) e chi ha scritto (Giornalista enogastronomo). Dalla somma dei punteggi espressi dai giurati con l’apposita scheda di valutazione, è risultato vincitore il piatto “Non solo Terra” di Daniele Sanguineti (con la collaborazione di Chiara Lattuada) dell’ Agriturismo Ape Bianca di San Colombano Certenoli. A premiarlo con l’ambito trofeo la presidente del GAL genovese Alessandra Ferrara. Giudicati a pari merito gli altri tre concorrenti a cui è andato l’attestato di partecipazione. Di buon livello qualitativo i piatti presentati ma ognuno con diversa complessità e armonia.
Dall’esito del concorso emergono alcune considerazioni: reperire ed eleggere il piatto simbolo della Val Fontanabuona non è per niente facile. I piatti più tipici della valle sono i battolli con pesto e navoni, panella, focaccine di mais, verdure ripiene, fritto misto genovese, pansoti con salsa di noci, lattughe ripiene in brodo, torte di verdure, latte dolce fritto, coniglio in casseruola ed altri. Tutti appetibili ma non pochi simili o identici a quelli di altre località. Possono essere ancor più caratterizzati abbinandoli a due elementi autoctoni come l’ardesia e il castagno usati nella ricetta vincente. Non dimentichiamo che in Fontanabuona (e non solo) il castagno è chiamato l’albero del pane. Ottima l’idea di utilizzare le nocciole al posto delle noci. Già nella metà dell’Ottocento il Vialardi, cuoco dei Savoia, realizzava con le nocciole salse per arrosti.
Nella foto di Mara Daniela Musante: i concorrenti con i rispettivi piatti e la presidente del GAL genovese Alessandra Ferrara
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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