Mercoledì 17 giugno alle ore 18 nel salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale è stato assegnato al giornalista Michele Serra, il premio internazionale “Poesia in bottiglia”. L’evento è tra gli appuntamenti di spicco della quindicesima edizione del Festival Internazionale di Poesia, prestigiosa manifestazione genovese dedicata a versi e rime, in programma a Genova dall’11 al 21 giugno che, di recente, ha ottenuto dal Ministero dei Beni e Attività Culturali il premio quale miglior progetto italiano di poesia. Il premio “Poesia in bottiglia” è giunto alla seconda edizione, nel 2008 il riconoscimento venne conferito allo scrittore e poeta Tonino Guerra.
“Sono un poeta molto timido perché ho troppo rispetto per i poeti veri, preferisco scrivere versi poco e quasi sempre per gioco. Mi affascina e mi diverte in particolare il fascino delle rime e delle assonanze, la parola che suona, la parola che echeggia” ha dichiarato Michele Serra, giornalista, scrittore, autore televisivo, dopo che il Circolo Viaggiatori nel Tempo, in collaborazione con l’Associazione Produttori Bottega del Grignolino d’Asti, gli ha comunicato l’assegnazione del Premio internazionale “Poesia in bottiglia”. La cerimonia di consegna della targa, e di 48 bottiglie di Grignolino d’Asti, si svolgerà a Genova.
Giornalista di quotidiani e settimanali italiani (L’Unità, Cuore che ha fondato e diretto, Epoca), Michele Serra è autore de “L’amaca”, rubrica quotidiana de La Repubblica, e di “Satira preventiva”, pubblicata sul settimanale L’Espresso. Ha firmato diversi programmi televisivi di successo (tra gli altri “C’era un ragazzo” di Gianni Morandi nel 1999 e “125 milioni di caz..te” di Adriano Celentano nel 2001); è tra gli autori di “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Tra le numerose pubblicazioni, tutte per Feltrinelli, anche due libri di versi satirici: Poesie per incartare l’insalata e Canzoni politiche.
“C’è un legame tra vino e poesia – spiega il direttore artistico del Festival Internazionale di Poesia, Claudio Pozzani – un legame fatto di esperienza e creatività, misura e tecnica. Con il premio a Serra non abbiamo solo voluto conferire un riconoscimento al poeta come autore di versi ma, soprattutto, all’essere umano e al suo approccio creativo e poetico alla vita e all’arte. Anche per questo, non è stato scelto un vino qualsiasi, ma un vino speciale: il Grignolino d’Asti”. E a proposito del Grignolino, Serra dice: “Lo conosco, so che è un vino umile ma sorprendente, non appartiene alla nobiltà dei Grandi Piemontesi ma almeno non mette soggezione. E’ un vino da convivio, da amici, da compagnia. Così almeno lo vedo io”.
Questo vino piemontese è stato definito “Vino anarchico testabalorda” dal massimo “poeta” del vino Luigi Veronelli. Non è quindi un caso se un vino giudicato così diverso dagli altri venga scelto per premiare una categoria molto simile: quella dei poeti. L’ideazione e la direzione del Premio internazionale “Poesia in bottiglia” è di Claudio Pozzani, in collaborazione con Paolo Podestà, Patrizia Baldizzone, Circolo Viaggiatori nel tempo, l’Associazione Produttori Bottega del Grignolino d’Asti.
Per informazioni:
Web: www.festivalpoesia.org
Fonte news: Gioconda Pomella
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