E’ stato presentato oggi alla stampa milanese Le Donne del Formaggio Film Festival, alla presenza di Piercarlo Adami, presidente ONAF, i vicepresidenti Beppe Casolo ed Elio Ragazzoni, Valentina Canò, casara de Lavialattea e Gerardo Benetton, Caseus Montanus. La degustazione è stata offerta dai caseifici Lavialattea e Il Fiorino. Valorizzare le tradizioni e la professionalità del mondo femminile coinvolto nella filiera produttiva casearia: questo l’intento perseguito da ONAF - Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi con l’istituzione della prima edizione de Le Donne del Formaggio Film Festival, in collaborazione con la Regione Piemonte.
Le Donne del Formaggio Film Festival - concorso cinematografico internazionale il cui tema centrale è la figura della donna, testimonianza e memoria del processo produttivo che ruota attorno al caseificio - si svolgerà il prossimo autunno a Saint Vincent, in concomitanza con la Grolla D’Oro dei Formaggi d’autore. Il termine del bando di concorso per partecipare alla selezione è stato fissato al 15 ottobre 2009 ed è disponibile e scaricabile sul sito www.onaf.it. Per essere ammesse alla selezione, le opere dovranno valorizzare le tradizioni, la conoscenza del lavoro femminile e il ruolo delle donne quali vere e proprie artefici della caseificazione. Dovranno essere racconti visivi della memoria e della realtà attuale comunque basata su saperi antichi, espressione di un fatto storico pressoché misconosciuto: la capacità delle donne di costruire sublimi sapori e profumi testimoni di storia, territori e civiltà.
La scelta del mezzo cinematografico non è stata casuale: l’immagine rafforza il racconto e, grazie alla sua immediatezza, porta alla luce il sentimento e la realtà. Sono le “casare” le vere protagoniste di un’esperienza di vita senza la quale il formaggio non sarebbe né esistito, né diventato testimone di territori, civiltà e culture. Le Donne del Formaggio è il movimento che, sotto l’egida dell’ONAF, riunisce tutte le donne che il formaggio lo fanno o lo hanno fatto per anni. In passato, nelle piccole realtà agricole, l’uomo si occupava della cura degli animali, mentre alla donna era affidata la caseificazione. Quando essere casare era una necessità, non una scelta. Oggi molte cose sono cambiate ma la passione, la conoscenza e l’amore per l’arte del formaggio da parte del mondo femminile continuano ad essere alla base della storia casearia e, di conseguenza, della nostra società.
Fonte news: Lo Scrittoio
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