Via Mazzucchelli 2, Mazzano (BS) - Musei Mazzucchelli a Ciliverghe di Mazzano
dal 17 ottobre 2009 al 18 ottobre 2009
I Musei Mazzucchelli e il Centro Vitivinicolo Provinciale di Brescia presentano la terza edizione del Festival del Vino Bresciano, quest’anno ispirato al tema Bacco e Venere. Per la prima volta riunite in un’unica manifestazione, le più eccellenti aziende vitivinicole e agroalimentari della Provincia di Brescia offrono la possibilità di degustare i più pregevoli vini e altri prodotti tipici bresciani, tra cui olio, salumi e formaggi DOP.
SABATO 17 E DOMENICA 18 OTTOBRE 2009 (DALLE 14 ALLE 21):
- BANCHI DI DEGUSTAZIONE DEI VINI BRESCIANI
- ESPOSIZIONE E DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI DEL TERRITORIO
- BACCO E VENERE, MOSTRA DI CAVATAPPI, INCISIONI E TASTE-VIN.
Ingresso e orari: dalle 14.00 alle 21.00; ingresso € 5,00 (degustazioni incluse).
Come raggiungere i Musei: Autostrade A4-uscita Brescia est, direzione Mantova, Montichiari, svoltare a sinistra in direzione Mantova (uscita Macina Ciliverghe) seguire le indicazioni dei Musei Mazzucchelli, oppure strada statale SP114 Brescia-Verona. Proseguire per Lago di Garda, fino alla rotonda di fronte all’Auchan, seguire direzione Lonato, alla prima rotonda svoltare a destra in viale Matteotti proseguire 600 mt.
Musei Mazzucchelli
Via Mazzucchelli, 2
25080 Ciliverghe di Mazzano (Bs)
BACCO E VENERE
Fin dall’antichità Bacco e Venere sono stati rappresentati insieme nel tentativo di dare forma all’atavico connubio di ebbrezza emotiva e desiderio erotico. La pulsione sensuale trova spesso nell’ebbrezza dei sensi la sua origine e la sua amplificazione. Il desiderio può esplicitarsi però in forme e attività non direttamente connesse al suo appagamento concreto, ovvero mediante l’immaginazione o la fantasia. In questi casi esso può concretizzarsi in veri e propri prodotti artistici.
Traendo ispirazione dai materiali conservati presso il Museo del Vino e del Cavatappi nasce l’esposizione Bacco e Venere che riunisce alcune delle più pregevoli incisioni del fondo grafico e dei più curiosi cavatappi e taste-vin artistici.
Le incisioni esposte sono databili tra il XVI e il XIX secolo e si riconducono a due temi iconografici: soggetti mitologici e momenti di intimità rubati tra le mura domestiche.
Bacco e Venere sono protagonisti dell’incisione di Hubert Goltzius del 1560 ca., ritratti accanto a Cerere con l’esplicito sottotitolo Sine Cerere et Baccho friget Venus (Senza Cerere e Bacco si raffredda Venere) (inv. 192). Segna il passaggio del tema dall’ambito mitologico a quello letterario l’incisione di William Satchwell Leney del 1795 che trae spunto dall’opera Enrico IV di Shakespeare e ritrae il corpulento Sir John Falstaff che corteggia Alice Ford (inv. 258).
Tra i numerosi interni di abitazioni e cantine, in cui sono raffigurati uomini e donne che furtivamente si scambiano tenerezze, si segnala un’incisione di John Smith derivata da un dipinto del fiammingo Adriaen Janszoon van Ostade (inv. 157). Più recenti sono invece i cavatappi figurativi erotici che si sviluppano a partire dal XIX secolo. Sono quasi tutti esemplari del tipo semplice, in ottone, bronzo o argento, nei quali l’elemento erotico è costituito dall’impugnatura. I francesi realizzano gambe femminili con giarrettiere e maschili con calzini le cui differenze corrispondono esattamente a quelle previste da Madre Natura.
I tedeschi creano sirene dalle forme arrotondate oppure jambes de dames, modello fabbricato da Graef e Schmidt che rappresenta gambe femminili con calze rigate in celluloide e stivaletti in nichel. Si datano alla fine del XIX secolo e sono chiamati anche French can-can perché evocano il famoso ballo in voga a Parigi in quegli anni. Anche in Inghilterra si trovano cavatappi erotici con impugnatura a forma di gamba femminile o di sirena.
Anche nel fondo dei taste-vins si ritrovano scene erotiche. Nei primi anni del XX secolo poi in seguito alle nuove tendenze artistiche imposte dall’Art Nouveau prima e dall’Art Déco assistiamo a un’esplosione del tema figurativo nella realizzazione di nuovi cavatappi. L’elemento funzionale diventa un accessorio di secondaria importanza. Si può dire che la creatività e la fantasia degli artigiani-artisti prende il sopravvento sulla praticità dell’oggetto. Si creano statuine, vere e proprie sculture che rappresentano tutti i personaggi della società: vignaiuoli, poliziotti, frati, spazzacamini, marinai ecc. Sono chiamati “pisseux” perché il verme del cavatappi esce dai loro pantaloni in posizione tipica dell’uomo alla toilette.
Per informazioni:
Tel: 030 212421
Web: www.museimazzucchelli.it
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Inserito da Benedetto Tognazzi
il 15 ottobre 2009 alle 21:10-lugana doc
-botticino doc (nelle sue varie tipologie)
-garda marzemino
Per maggiori info sui vini in degustazione,consultate il sito www.tognazzivini.it