Se uno dei mezzi migliori per valorizzare un territorio è senz'altro la gastronomia, non si può non parlare dell'olio extravergine di oliva, suo componente essenziale. Non a caso, è il più gradevole e salutare tra i grassi alimentari. E citando l'olio extravergine di oliva, non si può non parlare di Arnasco. Un assolato paese collinare dell'Albenganese che, da secoli, trae le sue risorse economiche dall'olivicoltura. Oltre al ramoscello d'olivo inciso sullo stemma comunale, su antichi manoscritti vi si legge che già nell'600, l'olio d'oliva ivi prodotto era derivato dall'arnasca, l'attuale pignola.
La città di Arnasco ed il particolare di un uliveto della zona.
L'olivo per Arnasco è anche civiltà, territorio e cultura. Non a caso nella piazza al centro del paese, c'è la sede della Cooperativa Olivicola di Arnasco (nata nel 1984, conta oggi 190 soci e una produzione media di circa 600 quintali di pregiato olio d'oliva) presieduta dal dinamico dr Luciano Gallizia, deux ex machina di molteplici iniziative locali e, a fianco, il Museo dell'olivo e della civiltà contadina. Due realtà (una produttiva e l'altra culturale) che hanno fatto la crescita del paese e la nascita del "Gruppo Amici dell'Olivo", un sodalizio che si impegna a riscoprire i valori della civiltà contadina e a recuperare e rivalutare la tradizione locale.
Cooperativa e museo esterno e interno
Da queste premesse, il Gruppo Amici dell'Olivo, presieduto dal dr Pierluigi Bogliorio, di concerto con il Comune, la Pro Loco e la Cooperativa Olivicola di Arnasco, la Provincia di Savona, la Comunità Montana Ingauna e l'APT Riviera delle Palme, organizza durante il corso dell'anno, numerose iniziative, tra cui, sin dal 1996, l'"Arnasca d'Argento" (Cultura e Civiltà dell'olivo a confronto). Un premio da assegnare a chi si è distinto nel valorizzare cultura e trazioni locali e, in particolare, l'olivicoltura. In questa decima edizione, svoltasi dal 3 al 5 giugno, molti i motivi d'interesse. Un ennesimo "Corso sulle metodologie e le tecniche di costruzione dei muretti a secco" durato 6 giorni (dal 20 al 25 maggio).
Scambi di doni tra il sindaco di Arnasco e quello di Monterosso Calabro (sinistra), Il sindaco Pierluigi Giraldi premia Edoardo Meoli (destra).
L'atteso convegno dal tema "Monterosso Calabro - Arnasco: due realtà olivicole del mediterraneo". Entrambi operosi centri collinari, dove la coltura dell'ulivo e dell'olio ha profonde ed antiche radici che, ancor oggi, è parte integrante della loro economia. L'inedita, per la Liguria, mostra del noto pittore albese di origini arnaschesi Pinot Gallizio. Infine, presenta dal dr Pierluigi Bogliorio e condotta dal prof. Franco Gallea, l'attesa assegnazione dell'Arnasca d'Argento 2005. I prestigiosi riconoscimenti, consegnati dal sindaco Piergiorgio Giraldi, sono andati alla prof. Maria Teresa Verda Scajola, già docente di Lettere e Storia dell'Arte e delle Arti Visive in diversi istituti di Imperia. Attualmente docente all'Istituto Statale d'Arte della stessa città, promuove corsi di aggiornamento per scuole superiori e corsi post-laurea per la propria materia, Autrice di libri e svariate pubblicazioni, membro del comitato scientifico nazionale per le celebrazioni Colombiane e di altre iniziative, ha contribuito a far conoscere arte, cultura e tradizioni della Liguria.
Giovanni Rebora premiato dal sindaco di Arnasco, Giraldi (sinistra), Pieluigi Giraldi premia Maria Teresa Verda Scajola (destra).
Al prof. Giovanni Rebora, già direttore dell'Istituto di Storia Moderna e Contemporanea ed autore di importanti opere quali "Un impresa zuccheriera del 500", "Un manuale di tintoria del 400", "la cucina medioevale italiana tra oriente ed occidente", "Colombo a tavola" e, di notevole interesse, "La civiltà della forchetta". Ma non solo: Rebora oltre a collaborare con quotidiani e riviste specializzate, è presidente del Conservatorio delle Cucine Mediterranee Sezione del Genovesato. Infine ma non certo ultimo, al dr Edoardo Meoli, giornalista professionista ed enogastronono. Già responsabile della redazione ligure del settimanale "Soprattutto" e di altre pubblicazioni (quotidiani, riviste e libri), è attualmente cronista del Secolo XIX, dove da anni firma servizi su avvenimenti di rilievo nazionale e su tutto il comparto agroalimentare ligure, valorizzandone i prodotti ed il territorio. A dare un tocco di internazionalità, la partecipazione di un folto gruppo di ospiti francesi provenienti dal comune di Le Muy.
Foto di gruppo con il sindaco di Arnasco e i tre premiati dell'edizione 2005.
Tutti i vincitori dell'Arnasca d'Argento
1996: Raffaella Alborghetti, Giorgio Fedozzi, Claudia Ferrari, Italo Mirone.
1997: Fulvio Balli, Silvio Torre.
1998: Lucetto Ramella, O.N.A.O.O. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori
Olio di Oliva)
1999: Franco Gallea, Luciano Gallizia, Museo dell'Olivo Fratelli Carli di Imperia.
2000: Glauco Bigongiali, Ruggero Petacchi, Alessandro Zecca.
2001: Gianluca Bico, Gianluca Ozenda.
2002: Franco Noberasco, Virgilio Pronzati, Teresa Tacchella.
2003: Burton Anderson, Giancarlo Ascoli, Ferdinanda Fantini, Paolo Panero.
2004: Luisa Benso, Angelo Gastaldi, Kate Maciejewska, Carlo Tagliafico.
2005: Edoardo Meoli, Giovanni Rebora, Maria Teresa Verda Scajola.
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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