E' coltivato principalmente per l'olio essenziale e utilizzato nell'industria dei profumi, in quella farmaceutica e alimentare quale aromatizzante per liquori, bevande analcoliche, caramelle, tè, ed altri prodotti salutistici e alimentari. Il bergamotto (agrume simile all'arancia, ma di colore verde/giallo) prodotto nel mondo è, per il 95%, coltivato in Italia in una stretta striscia di terra in provincia di Reggio Calabria lungo le coste ioniche e tirreniche.
Con i suoi 1.500 ettari di bergamotteti e una produzione di frutti pari a 200.000 mila quintali è il prodotto simbolo dell'areale tutelato dal Parco Nazionale dell'Aspromonte, meno conosciuto del singolare agrume. Un paradiso naturale circonda quindi i bergamotteti sviluppatisi intorno al 1750 ad opera di alcuni lungimiranti agricoltori quali Nicola Parisi e i Valentino; anche se la fortuna dell'essenza del bergamotto (da oltre 3 secoli resta il prodotto basilare per realizzare un profumo) si deve all'italiano Gian Paolo Feminis che emigrato a Colonia nel 1680 formulò "l'aqua admirabilis" utilizzando insieme ad altre essenze l'olio estratto manualmente dalla scorza di bergamotto, acqua che fu brevettata nel 1704 e diffusa con successo in tutto il mondo.
Il territorio sotto tutela comprende i Comuni di Africo, Antonimina, Bagaladi, Bova, Bruzzano Zeffiro, Canolo, Cardato, Careri, Cimino Cinquefrondi, Cittanova, Condofuri, Cosoleto, Delianuova, Gerace, Mammola, Molochio, Oppido Mamertina, Palazzi, Platì, Reggio Calabria, Roccaforte del greco, Roghudi, S.Eufemia, S.Agata, S.Cristina, Samo, San Giorgio Morgeto, San Lorenzo, San Luca, San Roberto, Santo Stefano in Aspromonte, Scido, Scilla, Sino poli, Staiti, e Parapodio, abbracciando una serie di emergenze architettoniche e storiche concentrate a Reggio Calabria (tappa obbligata è il Museo Nazionale della Magna Grecia, Centro espositivo e culturale di rilievo internazionale che conserva tra le altre cose i Bronzi di Riace) ma soprattutto uno dei principali patrimoni naturalistici italiani, fatto di 80.00 mila ettari sotto tutela e di un massiccio unico in Italia, dotato di tutte le piante tipiche del bacino del Mediterraneo.
Preso atto della vastità e variabilità altimetrica, nel parco si trovano piante che vanno dall'ulivo, agli agrumi, alla macchia mediterranea ed al leccio, albero rappresentativo della foresta sempreverde.
La macchia di quella che è stata definita a ragion veduta "la piccola Amazzonia d'Italia" è costituita dalla ginestra, dal cisto, dalla fillirea, dal corbezzolo, dal lentisco e dal mirto. Intorno ai 1000 metri, poi, incontriamo il castagno, l'acero, il frassino e l'ontano nero.
Il ventaglio di prodotti è veramente ampio e in grado di soddisfare i palati più esigenti.
Sull'Aspromonte la tradizione più antica viene rispettata nella preparazione artigianale dei famosi pecorini, i caprini e la ricotta affumicata, oppure i canestrati, dal delicato aroma che diventa piccante con la maturazione. Nel comune di Bianco e in parte in quello di Casignana si produce una gemma enologica, il passito Greco di Bianco a Denominazione di Origine Controllata; gli intenditori assicurano che sia il più antico vino italiano perché deriva dal più antico vitigno. Il Greco di Bianco ha un colore tra l'oro antico e l'ambra, e un profumo unico, amaro e aromatico come le zagare e il bergamotto.
Parco Nazionale dell'Aspromonte
Via Aurora Frazione Gambarie Santo Stefano in Aspromonte (RC)
Tel. 0965743060
Fax. 0965743026
Web : www.parcoaspromonte.it
E-mail : enteparcoaspromonte@tin.it
Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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