E' stata definita la "Camargue italiana" per la sua evidente somiglianza con la regione francese, che si risolve però in un aspetto puramente fisico perchè il Delta del Po conserva caratteristiche storiche molto diverse: rispetto di tradizioni antiche, una florida economnia basata sull'allevamento ittico, una gastronomia varia e costituita di pesce in primo luogo ma anche di specie di "terra".
La lingua di terra comunemente identificata come Delta del Po, ma che di fatto corrisponde ai territori delle foci di più fiumi (il Reno, il Lamone, il Bevano…), alle aree salmastre dell'immediato entroterra della provincia di Ferrara (la Sacca di Goro, le Valli di Comacchio, le Saline di Cervia…) e alle zone umide interne di acqua dolce (le Valli di Campotto, il Bosco della Mesola, le Pinete di San Vitale e Classe) è un luogo dove da millenni l'uomo ha dovuto far fronte alle forze ostili della natura ed è oggi un territorio tra i più fertili d'Italia.
Un paesaggio di indubbio fascino e di grande interesse naturalistico, un tempo dominio degli acquitrini e dei boschi spontanei: osservando con attenzione la campagna si possono notare i vecchi poderi che testimoniano tale trasformazione visto che man mano che le terre diventavano fertili sorgevano abitazioni e centri lungo i corsi d'acqua.
La viticoltura, pur non trovando qui le condizioni pedoclimatiche ideali, si è adattata al terreno sabbioso, dando vita nel 1989 alla Denominazione di Origine Controllata Bosco Eliceo. Questa insiste nella fascia più orientale della provincia di Ferrara, immediatamente alle spalle delle spiagge del litorale e si declina in quattro tipologie di vino: il Fortana del Bosco Eliceo, il Bianco del Bosco Eliceo, il Sauvignon del Bosco Eliceo e il Merlot del Bosco Eliceo.
I tre percorsi della Strada che questi vini promuove sono "La Via del Grande Fiume", "La Via delle Corti Estensi" e la "Via del Delta", che pur nella sostanziale uniforfmità del paesaggio propongono caratterizzazioni ambientali diverse. Tutti e tre percorrono terre alluvionali, in gran parte bonificate, che oggi si presentano in maniera ordinata e geometrica, con strade e canali a fare da tracciati divisori tra poderose opere idrauliche, coltivazioni, zone umide fra le più belle d'Italia e numerosi centri di interesse architettonico, a partire da Ferrara, storica capitale estense.
Il primo dei tre percorsi propone la scoperta del Po e dei suoi sapori, nelle trattorie tipiche dove si serve l'anatra, la salama da taglio, la rana, le anguille ma anche il branzino, il gamberetto bianco, l'orata e il cefalo (l'acqua varia per concentrazione di salinità in quanto rami fluviali e valli sono stati regolamentati con argini artificiali e da sempre vi si praticano pesca e acquacoltura).
Il secondo è di raccordo tra le terre del riso e quelle dell'asparago; i terreni circostanti, infatti, ben si prestano alla coltivazione degli ortaggi ma il fiore all'occhiello sono gli asparagi per i quali è in corso la procedura di riconoscimento dell'Igp.
Il terzo attraversa le terre basse del delta del Po fra valli, canneti, tavolieri per la pesca dell'anguilla (già nel Settecento sorgevano le fabbriche per la marinatura delle stesse, alcune delle quali, rimaste attive fino al Dopoguerra, davano lavoro alla popolazione locale; ripristinate oggi attarverso la ristrutturazione dell'antica Azienda Valli Comunali di Comacchio per lavorare l'anguilla nel rispetto di questa antica tradizione) ed i vigneti da cui si ottengono le quattro Doc del Bosco Eliceo. Qui, in questa parte del Delta, ci sono le condizioni ottimali per gli allevamenti di frutti di mare come cozze, volgole ed ostriche. I caratteristcici allevamenti si distinguono per il perimetro circoscritto da lunghi pali infissi nella laguna e spesso sono dati in concessione a cooperative di pescatori che provvedono anche alla pulizia dei fondali.
Per fruire di questi percorsi la Strada dei Vini ha realizzato una serie di itinerari da praticare a seconda delle condizioni metereologiche e della stagione: si va dal fotonaturalismo alle passeggiate a cavallo o ai percorsi in canoa, dalla conservazione delle specie botaniche al birdwatching.
Strada dei Vini e dei Sapori della provincia di Ferrara
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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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