La Commissione europea ha approvato, il 30 agosto, una proposta che, una volta applicata, rafforzerà ulteriormente la sicurezza alimentare e permetterà di preservare in maniera più efficace la salute degli animali nell'Unione europea.
In particolare la proposta fornisce il quadro giuridico che autorizzerà per la prima volta l'introduzione, su base non obbligatoria, dell'identificazione elettronica dei bovini (Eid, nell’acronimo inglese), già utilizzata in numerosi stati membri da parte di operatori privati.
L'applicazione su più vasta scala rafforzerà e renderà più preciso il sistema attuale di tracciabilità dei bovini e delle derrate alimentari, semplificando le procedure attualmente in vigore. L'identificazione elettronica, inoltre, ridurrà gli oneri amministrativi che sono imposti agli allevatori. Pur prevedendo l'introduzione facoltativa dell'identificazione, la proposta autorizza gli stati membri a renderla obbligatoria sul proprio territorio. Vengono introdotti inoltre dei cambiamenti in materia di etichettatura: le disposizioni in vigore sull'etichettatura facoltativa della carne bovina vengono soppresse, con il principale obiettivo di ridurre vincoli amministrativi inutili.
Secondo John Dalli, commissario Ue per la Salute e la politica dei consumatori, "si tratta di un'ulteriore passo avanti verso una catena di produzione alimentare più sicura all'interno dell'Unione. La proposta, una volta applicata, faciliterà la registrazione dei movimenti degli animali nella banca dati centrale. Potremo così risalire più facilmente e più rapidamente agli animali e agli alimenti infettati, e questo ci permetterà di reagire tempestivamente evitando ogni minaccia alla catena di produzione alimentare".
L'identificazione elettronica dei bovini rafforzerà la protezione dei consumatori e migliorerà la prevenzione, il controllo e la lotta alle malattie, sosterrà la competitività del settore e aprirà migliori sbocchi sul piano commerciale. Le aziende di trasformazione di carne e i trader di animali trarranno anche essi vantaggio dalla riduzione dei costi della manodopera. L’Eid, in congiunzione con l’e-reading, potrebbe ridurre la quantità di lavoro cartaceo degli allevatori semplificando le richieste che riguardano la notifica e registrazione dei movimenti animali. L'identificazione inoltre, in maniera indiretta, faciliterà la gestione e il controllo di alcuni sistemi di aiuto dell'unione in campo agricolo.
Fonte news: Politiche Agricole
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