Si è concluso con grande successo a Marsala il “Pellegrino Cooking Festival 2011”, una vera festa del gusto che si tiene ogni anno presso le Torri Pellegrino. La manifestazione, voluta da Cantine Pellegrino per celebrare l’alta cucina e la ricchezza enogastronomica italiana, giunta quest’anno alla sua ottava edizione tutta al femminile, con dieci grandi cuoche protagoniste delle due cene di venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre.
Per le Cantine Pellegrino, azienda di Marsala (Tp) leader nella produzione dei vini da tavola e passiti che lo scorso anno ha festeggiato130 anni di attività familiare, è costante l’impegno nel promuovere il proprio territorio, a cui devono il successo raggiunto, ed una occasione speciale per farlo è rappresentata da questo evento straordinario che coinvolge selezionati ospiti, per lo più giornalisti del settore enogastronomico accolti in una location davvero fantastica che ha regalato loro momenti indimenticabili. La kermesse enogastronomica ‘Pellegrino Cooking Festival’ si svolge ormai da otto anni ottenendo una certa fama e notorietà per gli addetti al settore e ha l’obiettivo di celebrare il buon bere e la cucina di qualità: una due giorni in cui si ha l’occasione di degustare le creazioni di grandi chef italiani e stranieri e di scoprire i migliori abbinamenti proposti con i vini della casa.
Dopo il “Manifesto della cucina italiana” (2008), le serate dedicate ai talenti emergenti della nostra ristorazione (2009) e l’omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, festeggiati attraverso un connubio fra tradizone lombarda e materie prime siciliane (2010), quest’anno è stata la volta delle donne della grande cucina italiana - e non solo - che, mettendosi in mostra, hanno dato prova del proprio talento in una ideale gara di arte culinaria. Ed è, ogni volta, una splendida opportunità per far conoscere lo spirito familiare di Cantine Pellegrino che dura fin dall’inizio della loro attività.
Un omaggio alle donne in cucina che è anche un omaggio alla storia delle Cantine Pellegrino da sempre caratterizzata da una forte impronta femminile: dalla capostipite Josephine Despagne, passando attraverso Paola Alagna e Caterina Tumbarello - oggi impegnate attivamente nella gestione dell’azienda, per arrivare alle nuove generazioni rappresentate dalla ventiquattrenne Maria Chiara Bellina.
La cucina è femmina: sono state nove le grandi chef protagoniste delle due cene in programma: Vera Caffini del Ristorante l’Aquila Nigra (Mantova) stella Michelin da 23 anni; Patrizia Di Benedetto del Bye Bye Blues di Mondello (PA); dalla Campania Rosanna Marziale del Ristorante Le Colonne (CE) ambasciatrice della mozzarella di bufala campana nel mondo; Fabrizia Meroi del Ristorante Laite di Sappada (BL), stella Michelin dal 1997 e Tre Forchette Gambero Rosso dal 2006; Agata Parisella del Ristorante romano Agata e Romeo stella Michelin da 12 anni; Valeria Piccini del Ristorante Da Caino di Montemerano (GR) due stelle Michelin e Tre Forchette Gambero Rosso; Mariuccia Roggero Ferrero della storica Osteria di San Marco a Canelli una stella e due forchette Michelin dal 1990; Viviana Varese del Ristorante Alice di Milano, miglior giovane emergente per la Guida Gambero Rosso e miglior chef donna per Identità Golose; Reiko Yanagi della Trattoria Pino Salice di Tokio.
Il menù della prima serata (30 settembre) ha previsto come antipasto: Centrifugato di pomodori verdi con baccalà arrostito , verdure ed erbe di stagione (chef Valeria Piccini) in abbinamento al Gibelè Zibibbo Secco 2010 Igt Duca di Castelmonte; come primo piatto: Tortelli di zucca al burro fuso e grana padano (chef Vera Caffini) in abbinamento Tripudium bianco 2010 Igt Duca di Castelmonte; come secondi: Pesce spada saltato con zuppa di ceci e gamberoni rossi (chef Reiko Yanagi) in abbinamento Triudium Bianco 2010 Igt Duca di Castelmonte, e Pancia bassa e alta temperatura al latte di mozzarella di bufala campana Dop (chef Rosanna Marziale) in abbinamento Antipodes rosso 2007 Igt Sicilia; dulcis in fundo: Bisquit di frutta secca con mousse di ricotta e granita di caffè al Marsala Vergine Soleras (chef Patrizia Di Benedetto) in abbinamento Marsala Vergine Riserva Doc annata 1981.
Nella serata di sabato 1 ottobre: Tournedos di cappasanta avvolta nella pancetta croccante su letto di insalata belga, crescione, agrumi con salsa di ricci di mare e petali di fiori eduli (chef Agata Parisella) in abbinamento Dinari del Duca Grillo 2010 Igt Duca di Castelmonte; Agnolottini dal plin al tovagliolo con tartufo bianco d’Alba e del Monferrato (chef Mariuccia Roggero Ferrero) in abbinamento Dinari del Duca Syrah 2008 Igt Duca di Castelmonte; Cervo cotto a bassa temperatura con punte d’abete (chef Fabrizia Meroi) in abbinamento Dinari del Duca Syrah 2008 Igt; Mousse al cioccolato con cuore di liquirizia, salsa inglese allo zafferano ed aceto balsamico (chef Viviana Varese) in abbinamento Marsala Fine Rubino Pellegrino.
Insomma, una squadra di super cuoche che hanno condiviso con spirito di solidarietà gli spazi delle cucine delle Torri Pellegrino, in piena collaborazione e in perfetta armonia. La cucina è il luogo per eccellenza della convivialità ed ha radici innegabilmente femminili ,infatti, ci sono sempre più donne nelle cucine importanti e capita spesso che ricevano premi. Due menù davvero speciali accompagnati dai migliori testimoni di Cantine Pellegrino. Al termine della serata, tutte le chef che hanno partecipato all’evento sono state premiate con una targa simbolo per ricordare la passione delle donne che da sempre si occupano di cucina, donata dalle donne della famiglia Pellegrino. Come da tradizione, le ricette delle protagoniste del Pellegrino Cooking Festival verranno raccolte nel libro, a cura di Marino Ragusa, Le Torri della cucina - volume VIII -, che sarà presentato nel corso del Vinitaly 2012.
La via del vino
Se siete enoappassionati, un soggiorno a Marsala è d’obbligo, non potete proprio farne a meno. Marsala è nota in tutto il mondo per il vino che porta il suo nome, ma non è questa la sua unica produzione. Le cantine marsalesi specialmente negli ultimi anni hanno affinato le loro tecniche di lavorazione e producono grandi vini, rossi e bianchi da tavola oltre a vini dolci e liquorosi per cui Marsala è sempre stata famosa. Sul territorio di Marsala si estendono vigneti molti dei quali sono ancora coltivati ad alberello e non a spalliera. Moltissime le cantine, alcune delle quali sono ospitate in edifici antichi ( i famosi bagli) che da soli meritano di essere visitati. Ogni cantina ha la sua storia, ma la storia più singolare è proprio quella del vino Marsala. Questo vino dal nome italianissimo e che ha portato il nome di una città italiana in tutto il mondo, è stato in realtà per la prima volta prodotto da un inglese, John Woodhouse. In una notte di tempesta del 1773 un brigantino inglese trova rifugio nel porto di Marsala. Ne sbarca John Woodhouse, un gentiluomo di Liverpool, il quale durante il suo soggiorno, assaggia il vino prodotto dai contadini locali e trova che somiglia al Porto.
Decide di commercializzare quel vino che costa molto meno del Porto e degli altri vini spagnoli e ne spedisce in patria una notevole quantità, aggiungendovi dell’acquavite di vino per alzarne la gradazione. Dati i lusinghieri risultati dell’operazione, inizia a produrre il vino rilevando come stabilimento una vecchia tonnara abbandonata. Dopo di lui altri inglesi, come Ingham e Whitaker si stabiliscono a Marsala e diventano produttori di vino. Un discendente dei Whitaker sarà poi lo scopritore di Mozia, ma questa è un’altra storia… Le cantine marsalesi sono affascinanti e, fra loro merita una visita l’azienda Pellegrino per degustare i suoi eccellenti vini e tutti gli aspetti legati ai suoi affascinanti territori di produzione. Il vino di qualità, va prodotto, tutelato, ma anche raccontato. Parlare di vino siciliano ha un sapore particolare, perché attraverso di esso si conoscono le tradizioni più autentiche di questa affascinante regione mediterranea, dei suoi territori, dei suoi abitanti. Il vino si intreccia con la narrazione della storia di popoli e dinastie, ma anche con le quotidiane storie di genuinità e forza della sua gente, dai contadini appassionati agli imprenditori illuminati. Isole come Pantelleria e i suoi rari vini, nel corso degli anni sono diventati alcune tra le icone della sicilianità nel mondo, ormai considerati veri e propri capisaldi dell’enologia italiana odierna e futura.
Con 7 milioni di bottiglie prodotte in un anno, un fatturato 2010 di 20.350.000 euro e 131 anni di storia, Cantine Pellegrino è il terzo produttore vinicolo di Sicilia. Nata nel 1880 dalla passione del notaio Paolo Pellegrino e del figlio Carlo per la viticultura, Pellegrino si è affermata da subito come una delle aziende enologiche più importanti della zona di Marsala. L’azienda si articola in tre unità operative: la cantina storica di Marsala ( con una capacità di 180.000 ettolitri, di cui 40.000 in botti di rovere), la cantina Contrada Cardilla ale porte di Marsala, costruita nel 2002 come di cantina di vinificazione e sottoposta nel 2010 a un’opera di ampliamento basata sulle tecniche più innovative ma anche ispirata dalla volontà di recuperare gli aspetti culturali legati alla produzione e al consumo del vino. E infine, la cantina di Kuddie Rosse a Pantelleria con una capacità di 10.800 ettolitri. Costruita nel 1992, la Cantine Pellegrino conta anche sui 157 ettari vitati delle cinque aziende agricole situate a Marsala e Mazara, Gazzerotta, Kelbi, Gurgo, Rinazzo e Kufurà a Pantelleria.
La produzione di Pellegrino comprende sia vini da tavola - bianchi e rossi - sia vini dolci (Marsala, Moscato, Passito, Zibibbo, Malvasia). Le Torri Pellegrino, così ribattezzate dopo il recupero di due vecchi silos interamente ristrutturati e convertiti in un edificio a quattro piani, è oggi sede di incontri, degustazioni, presentazioni e anche di eventi culturali che coinvolgono tutta la città di Marsala. Presidente di Cantine Pellegrino è Pietro Alagna, Benedetto Renda ricopre il ruolo di amministratore delegato, mentre Massimo Bellina è export manager dell’azienda ed Emilio Ridolfi Italia manager, ai quali, insieme a tutto lo staff di Pellegrino, va il merito della perfetta riuscita di questa ottava edizione del ‘Pellegrino Cooking Festival’. Un buon auspicio per una manifestazione in continua crescita, che ci dà appuntamento al prossimo anno.
Fonte news: Mariella Belloni
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