Immaginarsi quando possa essere buono e piacevole il vino Nobile di Montepulciano non è certo cosa strana e difficile, così come non è cosa strana e difficile scegliere una delle tante pietanze che ben si sposino con lui, ma solo piatti cucinati nel rispetto dell'antica tradizione culinaria medievale possono effettivamente far rivivere al nostro "nobil bacco di Montepulciano" momenti di leggendaria goliardia ed esclusività di gusto. E' proprio per questo che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano organizza ormai da due anni, un interessantissimo e curioso Premio Gastronomico, in cui le otto Storiche Contrade di questa graziosa cittadina chiamata "la perla del Cinquecento" si confrontano in una competizione all'ultimo morso….e….all'ultimo sorso.
Un appuntamento da non perdere visto che in Italia ben poche persone pensano con così tanta cura a dare rilievo agli abbinamenti tra il nettare degli Dei e le pietanze, soprattutto quelle più comuni e semplici che, al contrario dei piatti ricercati ed elaborati, sono alla portata di tutti i giorni e di tutte le persone. Un'iniziativa gioiosa e preziosa che attraverso il connubio vino-cibo riesce ad unire il pubblico, il vino e la sua storia - un mix vincente che contribuisce a far conoscere e promuovere le tante risorse di Montepulciano e del suo territorio.
I produttori in Piazza Grande a Montepulciano
Quest'ultima edizione 2004 svoltasi nel trascorso mese di Agosto, in un clima caldo ma non afoso proprio in virtù della morfologia collinare di Montepulciano, ha coinvolto per due giorni i migliori "chef" delle contrade e una ventina di giornalisti provenienti da tutta Italia. La manifestazione era talmente bella ed interessante. Per chi come me faceva parte della Giuria giudicante, la vera fatica è stata quella degli spostamenti, rigorosamente a piedi, lungo le strette e ripide scalinate e stradine che solcano il centro storico di Montepulciano, unendo tra loro le otto contrade storiche.
Splendido il lavoro dei fedeli "contradaioli" che, addossandosi volontariamente ogni fatica, sono riusciti ad ospitarci con così tanta cordialità ed entusiasmo da coinvolgere l'intera giuria nella più festosa settimana di Montepulciano.
Infatti, questo particolare periodo è pieno di appuntamenti festosi e folcloristici come la festa di Ferragosto e come la più importante festa di Montepulciano : "il palio del Bravio delle Botti" del 29 agosto, cioè la corsa con le botti, ognuna del peso di 80 kg, lungo un percorso cittadino prevalentemente in salita - quest'anno vinta per terza volta dalla Contrada delle Coste). Ma i giurati non sono stati i soli privilegiati a godere di queste vere prelibatezze toscane, infatti, nella settimana che precedeva "il Bravio," le Contrade hanno aperto le porte delle loro storiche sedi permettendo a qualsiasi persona che si trovava in città di poter gustare in compagnia ed a prezzi molto competitivi, i più tipici e tradizionali piatti di Montepulciano, accompagnati ovviamente da un nobile per eccellenza - il vino di Montepulciano.
La sera del 20 agosto è stato possibile partecipare ad una bellissima iniziativa del Consorzio che ha visto tutte le cantine associate riunite offrire al pubblico i propri vini, in una "grande tavola rotonda a cielo aperto" imbandita nella suggestiva Piazza Grande di Montepulciano, il tutto socialmente arricchito da un piccolo contributo destinato all'organizzazione "Medici senza frontiere". Vista l'alta qualità e genuinità di tutti i piatti proposti dalle Contrade, è stato molto difficile esprimere il giudizio finale.
Fatte le opportune consultazioni, la giuria è stata definitivamente conquistata da un piatto dagli ingredienti semplici e "contadini" ma cucinati ed elaborati in maniera molto creativa, oltre ad essere servito con grande cura di dettagli: i Cannelloni di farro al sugo di piccione. A realizzare questo piatto dai sapori già autunnali è stata la Contrada di Collazzi, che, oltre ad essere l'autrice della pietanza vincente, ha offerto anche un panorama mozzafiato…..gustare un piatto squisito affacciati sulle colline di Montepulciano è davvero cosa magica.
La pietanza vincente non è stata certo la sola prelibatezza sottoposta all'esame delle severissima e ...golosa giuria. A seguire la linea più tradizionale è stata la Contrada di Talosa con i Pici all'Aglione delle Massaie di Talosa e cioè, pici (pasta fatta di sola acqua e farina) serviti con il sugo di pomodoro, peperoncino e prezzemolo. Durante le serate organizzate da questa Contrada che si trova proprio in Piazza Grande, accanto alla sede del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, è stato possibile degustare anche ottimi arrosti preparati dagli abilissimi cuochi contradaioli.
Altro piatto molto interessante, ma penalizzato da un servizio poco adeguato, sono stati i Pici Cacio e Pepe, preparato dalla Contrada di Gracciano - piatto semplice e delicato che a mio parere esaltava in modo spiccato le caratteristiche del vino Nobile che lo accompagnava. Proprio in questa Contrada, posta nel luogo anticamente più strategico ed anticamente responsabile della salvaguardia del confine estremo della città, tutte le sere si sono potuti gustare i "veri pici", fatti rigorosamente a mano e serviti con diversi condimenti di antica tradizione. Altro piatto assaggiato dalla giuria, la saporitissima Tagliata con le Taccole al pomodoro fresco, purtroppo servita già troppo tiepida.
Bravio nella Contrada di Gracciano, foto di Kate Maciejewska
Terminata la manifestazione gastronomica, sono rimasta a Montepulciano per alcuni giornio per poterne assaporare completamente lo spirito e la cucina tradizionale e, andando a cena nelle Contrade che non avevo avuto il piacere di esaminare in precedenza, ho riscontrato in ogni piatto la stessa alta qualità e genuinità. L'abbinamento qui è costante: un ottimo Rosso di Montepulciano.
Così per esempio in Contrada S.Donato, dove ho gustato i Pici al sugo di coniglio (piatto con il quale questa Contrada ha vinto la prima edizione del premio), serviti con un "Nobil Rosso" della vicinissima cantina Contucci.
Il Consorzio è rimasto così entusiasta dello svolgimento del Premio Giornalistico del Nobile che pensa di proporre le migliori ricette agli ospiti nelle prossime "Anteprime" di Febbraio 2005 e, considerata la qualità dei piatti offerti, può essere un altro bel contributo per rendere il Vino Nobile ancor più "attraente".
Montepulciano si può effettivamente definire la Città del Vino per eccellenza, anche perché nel suo centro storico, scavate sotto i nobiliari palazzi, si trovano ancora alcune splendide cantine come Contucci e Redi (nella quale si può ammirare anche la curiosa cappella d'epoca etrusca, oggi diventata un suggestivo tempio del vino).
Inoltre, i piu importanti produttori del territorio di Montepulciano come ad esempio la Fattoria del Cerro (stupendo il loro Vino Nobile Selezione "Antica Chiusina" 2001 e l'ancora giovanissima Riserva 2000 abbinata alla perfetta Riserva 1999), possiedono lì le loro curatissime enoteche, così da poter offrire al pubblico una straordinaria qualità….a portata di mano.
Negli ultimi anni gli attenti visitatori di questo piccolo ma prezioso fazzoletto vitivinicolo, saranno certamente rimasti stupiti dalla diffusa qualità di tutti vini prodotti. Le grandi e medie realtà vinicole, infatti, come La Fattoria del Cerro di SAIAGRICOLA, La Braccesca di ANTINORI, Lodola Nuova di RUFFINO, Poliziano, Fassati e Avignonesi, Carpineto, Canneto, Bindella, Poggio alla Sala, Gracciano Svetoni e Fattoria di Palazzo Vecchio, producono vini qualitativamente perfetti. Ciò che sorprende ancora di più, tuttavia, è l'eccellente impegno e la crescente qualità delle "piccole" cantine come la Ciarliana, le Berne, il Conventino e Romeo (questa ultima di proprietà del dinamicissimo neopresidente del Consorzio, Massimo Romeo).
Non da meno, il fratello minore del Nobile - l'ottimo ed apprezzato Rosso di Montepulciano, prodotto con lo stesso Prugnolo Gentile ovvero il Sangiovese nella sua versione locale. Alcuni di questi vini come per esempio il "Rosso di Montepulciano" della cantina Palazzo Vecchio reggono benissimo il confronto con i "Nobili" un po' meno strutturati.
Nel territorio di Montepulciano si producono anche tanti buoni ed economici vini "Chianti Colli Senesi DOCG" (uvaggi di Prugnolo Gentile, Canaiolo e Mammolo, per es. Chianti Colli Senesi di Salcheto) ed interessantissimi vini ad Indicazione Geografica Tipica (come il "Sancta Catharina" della cantina Dei a base di Sangiovese, Syrah, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot).
Dulcis in fundo...sui dolci soccorre un ottimo Vinsanto, tipico di queste parti, prodotto nella versione "bianca" (come quello tradizionale della Cantina Innocenti) e anche nella più sofisticata versione "rossa" denominata Occhio di Pernice (da non perdere quello di Avignonesi).
Nonostante la piacevolezza e l'eleganza che caratterizza i grandi vini "da meditazione" il Nobile di Montepulciano è indicatissimo soprattutto come vino a tutto pasto, proprio in virtù della sua straordinaria versatilità. Grazie alla sua "importanza", questo nobile vino si sposa benissimo con i piatti semplici locali come appunto i famosi pici, gli spezzatini e gli arrosti, accompagnati da sughi genuini e saporiti. La natura è straordinaria : consente agli uomini di ottenere il Nobile e poi, come in ossequio ad un naturale e spontaneo rapporto diretto, consente a noi di gustarlo con semplici pietanze che - al contrario di quanto si possa credere - esaltano decisamente la complessità e la godibilità di questo vino, così da dar vita, insieme, ad un mix perfetto.
Arrivederci all'appuntamento 2005.
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