L’attività di Go Wine non conosce sosta.
Notoriamente finalizzata a valorizzare il grande patrimonio vitivinicolo nazionale, attraverso corsi, degustazioni, turismo del vino ed altre numerose iniziative, Go Wine (presieduta dal dr Massimo Corrado con la collaborazione di Silvia Pezzuto), dopo il successo dell’ultima degustazione (i Dogliani Docg) svoltasi a Genova nel dicembre scorso, ha iniziato il 2012 nella stessa città, con un’ interessante presentazione e degustazione dedicata ai Rossi del Sud. Un evento, giunto alla sua seconda edizione, in quanto ripropone lo stesso tema (con aziende diverse) che nello scorso anno, aveva già riscosso un notevole afflusso di pubblico.
Come si sa, l’introduzione dei primi vitigni da parte dei coloni Greci, è avvenuta per prima nell’Italia del sud, da dove si è poi diffusa nel resto della penisola. Per citare qualche vino dell’epoca Romana, basta ricordarsi del Mamertino, del Cecubo, del Frascati, del Falerno, del Crimissa (Cirò), Lo stesso vitigno aglianico deriva dal traslato di ellenico. Questa seconda tappa del tour dei rossi meridionali, ha riservato non poche gradite sorprese. Dai banchi d’assaggio delle nove selezionate aziende, circa 60 validi vini, di cui gran parte inediti anche agli enoappassionati e ai cosiddetti esperti.
Il percorso dei banchi d’assaggio inizia (quello che abbiamo fatto noi) con l’azienda 6 Mura di Ciba (CI). Essendo vicini a Carbonia, tra i vari vini aziendali spiccano i Carignano del Sulcis, in particolare il Vecchie Vigne, un vino di buon livello e complessità. Valido anche il Vermentino di Sardegna. Il nome curioso della cantina, deriva dall’assioma sardo Su de ls muras. Sarda e della stessa provincia, anche la seconda azienda. La Cantina di Santadi produce ben 13 vini. Anche in questo caso si fanno notare per gradevolezza ed armonia i Carignano del Sulcis Grotta Rossa e il Rocca Rubia riserva. Buoni il Vermentino di Sardegna Cala silente ed il Petraia Nuragus di Cagliari.
Dalla Sardegna alla Sicilia con l’azienda Caruso & Minini di Marsala. Sorprendenti
e di sicuro pregio il Delia Nivolelli Syrah, il Cutaja da Nero d’Avola e l’Isula da Catarratto. Il quarto banco ci porta in Campania. In questa regione non ci sono solo Fiano, Greco e Taurasi. Nel Casertano c’è l’azienda Castello Ducale di Castel Campagnano. Fa buoni vini che spaziano dal Sannio Falanghina, ai Terre del Volturno Pallagrello del Ventaglio (bianco) e Pallagrello Nero (entrambi derivati dal valido ma poco conosciuto vitigno pallagrello), al Campania Aglianico e, soprattutto dal Terre del Volturno Sammichele dal desueto vitigno casavecchia.
Torniamo in Sicilia con l’azienda Cottanera di Castiglione di Sicilia. Di grande tipicità ed armonia gli Etna Bianco e Rosso (Barbazzale), altri tre rossi convincenti il Fatagione da syrah, il Grammonte da merlot e ancor più, l’Ardenza da mondeuse, un vitigno originario della Savoia. Si ritorna nel Casertano con l’azienda Della Valle Jappelli di Caserta. Qui gli interessanti rossi San Rocco e Don Alfredo sono, rispettivamente prodotti dagli autoctoni pallagrello e casavecchia. Si approda nuovamente in Sardegna con l’azienda Atha Ruja di Dorgali. Tre vini e tutti rossi: due Cannonau di Sardegna di cui uno riserva, e l’Isola dei Nuraghi Tulùj. Tutti e tre si esprimono alla grande: intensi e compositi profumi, solida struttura e buona armonia.
Riscendendo lo stivale troviamo l’azienda calabrese Terre del Gufo di Cosenza. Due rossi: il Timpamara (70% magliocco ed il resto alloctoni) e il Portapiana (magliocco 70%, montonico nero 20% e greco nero 10%). Entrambi di buona complessità ed elevati in barriques. Chiude il tour enologico la Puglia: la cantina d’Italia, con l’azienda Tormaresca di Minervino Murge (BT). I rossi Castel del Monte Trentangeli e Bocca di Lupo, e gli IGT Neprica e Torcicoda sono tutti di un livello qualitativo superiore.
Esprimendo un personale giudizio, quasi la totalità dei vini presenti era certamente di buon livello, con alcuni che salgono al vertice. Positiva anche la partecipazione di giovani aziende. Tra i numerosi intervenuti che hanno affollato la Sala Colombo dello Star Hotel President, noti ristoratori ed enotecari, sommelier dell’Ais e della Fisar, onavisti, enoappassionati, nonché giornalisti della carta stampata e della TV. Ancora una volta Massimo Corrado e Silvia Pezzuto hanno fatto centro.
Nella foto di Silvia Pezzuto: I produttori dei vini presenti all’evento.
Virgilio Pronzati, giornalista specializzato in enogastronomia e già docente della stessa materia in diversi Istituti Professionali di Stato...
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