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Agricola Soi s.a.s. di Stefano Soi&C.

MappaDove siamo

Agricola Soi s.a.s. di Stefano Soi&C.
Via Cucchesi 1 Cagliari (CA)
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Telefono Telefono: 0782818262
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Indirizzo web Web: www.agricolasoi.it
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Indirizzo Email E-mail: info@agricolasoi.it
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L’impegno a custodire nel tempo la memoria di una lunga storia. La storia che ha segnato la via del ritorno: all’isola, alla terra, alle vigne e al lavoro delle mani che le curano quotidianamente. 

Nella linea di un cerchio che si chiude è la spirale di un tralcio di vite. Un segno che apre alla ciclicità e all’incessante movimento del vivere e del generare. 

Agricola SOI
Il ritorno alla terra: il privilegio di una scelta. 

L’AGRICOLA SOI di Nuragus è una piccola azienda vitivinicola, quasi un presidio territoriale, che nasce, circa vent’anni orsono, da un progetto cullato nel corso degli anni dal suo conduttore, Stefano Soi: tentare di far evolvere il concetto di agricoltura in agricultura. Il nonno paterno di Stefano, Efisio, un uomo con grandi baffi ottocenteschi e portamento austero, fu uno dei primi enologi di scuola sarda e per tutta la sua lunga vita fu l’agro- nomo della vicina Colonia Penale del Sarcidano e, nell’ultimo periodo della sua carriera, di quella di Castiadas: luoghi dove i detenuti in semi-libertà, occupandosi di agricoltura ri- scattavano il passato turbolento e saldavano il loro debito con la società. Stefano, un mez- zosangue con padre di Nuragus e mamma di Tuscania, nella maremma laziale, trascorre l’adolescenza nello splendido Podere toscano dello zio Gino, fratello della mamma, dove ha modo di vivere la viticoltura in tutte le sue fasi sia nella vigna che nella cantina ricavata nel cuore di una collina del podere Monte Santo. Questo amore per le vigne e per la sua terra non è mai venuto meno neppure negli anni di allontanamento dalla Sardegna - Innsbruck, Venezia, Padova - e ha portato Stefano, con i consigli fraterni e gli sproni di Angelo Angioi e Gilberto Arru, a realizzare il progetto di una sua azienda vitivinicola. Il mestiere di architetto, che tuttora esercita, ha reso possibile questo sogno e i materiali im- piegati nella costruzione della cantina sono gli stessi che ritroviamo nel suo lavoro di riqualificazione dei centri storici della Sardegna: la pietra, il legno, l’acciaio e gli isolanti sostenibili come la lana di pecora e il sughero. Per riassumere la filosofia aziendale dell’Agricola SOi sono sufficienti due parole: appartenenza e rispetto. Appartenenza a quel microcosmo di cui Nuragus è il centro: un piccolo paese, dedito all’agricoltura e alla pastorizia, nel cuore del Sarcidano, caratterizzato da quelle colture - olivo, vite, pascolo e foraggio - che ne conformano il paesaggio agrario. Colline allagate dal sole e percorse dal maestrale e dallo scirocco. 

Terreni ricchi di scheletro o sabbie sciolte che per- mettono comunque alle viti, allevate in aridocultura, di sviluppare molto lentamente radici profonde. Importante, sino a qualche decennio fa, la produzione di un vino di singolare gradevolezza che viene ricavato dal vitigno nuragus, conosciuto già in epoca Fenicia, denominato in lingua locale Axina de margiani, “uva delle volpi” che dà il nome al paese. Difficile dire quale criterio ha ispirato la scelta dei terreni dove piantare le vigne: forse l’esposizione, la luce, il vento...sicuramente l’energia percepita camminandoci sopra. 

Rispetto assoluto per l’antica tradizione vitivinicola del territorio, per il suo sviluppo sostenibile. Nascono in Agricola SOI cinque vini da vitigni autoctoni eleganti e particolari, nei quali risalta l’essenza minerale e mediterranea caratteristica dei territori collinari da cui provengono.


Giugno 2021
Questo mese ci ha riservato una piacevole sorpresa. Un vino sardo prodotto da una piccola azienda vitivinicola di Nuragus, un “villaggio” di circa seicento anime del Cagliaritano. Dov’è la sorpresa? In primis nel vitigno, secondo nel produrlo. Per troppo tempo il Nuragus, vitigno più antico della Sardegna è stato immolato sull’altare della quantità. Rese enormi, ne avevano svilito il vino. Il Nurà gli ha ridato la dignità che merita e, l’elevage in anfora, gli ha conferito carattere e armonia.



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