Dove siamo
“Vino al Vino” il bel libro di Mario Soldati, il cui spirito sempre ci guidi, spiega che per fare un buon vino occorrono tre generazioni di vignaioli: noi siamo la terza! Sappiamo che non basta il trascorrere del tempo per qualificarci. Ma rispondendo con passione all’atavico richiamo delle nostre radici contadine, vorremmo recuperare la memoria storica della vitivinicoltura lucana, attraverso una ricerca enologica segnata da massima semplicità, seguendo i cicli vitali naturali e nel rispetto dovuto all’opera dei nostri vignaioli del passato. Vogliamo vinificare un vino che ci piace definire “naturale” o “rurale”, o di famiglia, con caratteristiche naturali integre e con assenza di residui di trattamenti tecnologici che snaturano il prodotto nella sua originalità.
Vogliamo vinificare un vino in cui il concetto di qualità sia legato alla sicurezza come conseguenza di minimo uso di prodotti chimici, assenza di gusti ed odori sgradevoli, con caratteristiche sensoriali derivate dall’uva ed esaltate con una vinificazione rispettosa della naturalità. Partendo dal presupposto che l’impiego di rame in vigna e di solforosa nel vino è praticamente inevitabile,pensiamo di partire da uve sane che posseggono in origine grande potenzialità, rispettando la dote di caratteri naturali di corredo e rifuggendo da esasperazioni tecniche tanto di moda oggi. Per noi un vino di qualità corrisponde ad un prodotto naturale, vivo, con assenza di difetti e di sapori e odori sgradevoli, ottenuto senza uso di prodotti chimici, e con caratteri sensoriali derivati dall’uva di origine, esaltati da una vinificazione corretta e discreta. Vogliamo vini naturali, vivi ed originali che conservino tutte le peculiarità delle uve di origine, con i sapori elementari e riconoscibili del “terroir”, non internazionali ma orgogliosamente locali.
Vogliamo lavorare nel modo più tradizionale salvaguardando, si, quanto ci è trasmesso di valido dalla nostra storia, ma rinnovandoci con quanto ci viene dato di positivo dalla moderna conoscenza. Consapevoli del fatto che non è semplice produrre vino con queste premesse, poichè, oltre a molte attenzioni tecniche, si richiede una buona dose di coraggio, data la grande responsabilità che si assume il produttore proponendo un prodotto volutamente privo di qualsiasi sostanza conservante, siamo certi che questi principi ci premieranno, dandoci vini ricchi di personalità e tipicità e che non hanno smarrito la loro identità originale.
Considerazioni di TigullioVino
Febbraio 2009
Ottenuto senza aggiunta di lieviti selezionati e nel modo più naturale possibile, il vino di Gino Jacoletti ci è piaciuto e ci ha colpito per sorbevolezza e rapporto qualità prezzo.