Dove siamo
Da generazioni la famiglia Milani cura gli ulivi di sua proprietà, nel cuore della Sabina, a ridosso del parco naturale dei Monti Lucretili, nelle colline attorno a Montorio Romano, .
A Fara Sabina vive ancora un olivo millenario, detto di Canneto. Oggi si punta ad una produzione orientata alla qualità piutrtosto che alla quantità. La Sabina è anche la zona di produzione della prima Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) italiana, per l'olio extra vergine di oliva, nata nel 1995 e delimitata dai Monti Sabini e dal fiume Tevere. Il territorio della Sabina comprende 44 comuni, 32 situati nella provincia di Rieti e 12 nella provincia di Roma. Tra questi Montorio Romano, dove si trovano i centenari ulivi della famiglia Milani.
La certificazione Sabina D.O.P. si ottiene dopo più di venti analisi chimico-fisiche ed organolettiche e garantisce il controllo del prodotto in tutte le sue fasi: coltivazione, raccolta, trasformazione, conservazione e imbottigliamento. L'olio Milani Sabina D.O.P. è un olio extra vergine di oliva di categoria superiore in conversione da agricoltura biologica
L'olio extra vergine Sabina D.O.P. Milani è estratto da olive coltivate secondo il metodo più tradizionale e raccolte a mano direttamente da piante secolari, in prevalenza di varietà Carboncella, con piccola presenza delle cultivar Frantoio, Leccino, Moraiolo e Salviana.
Le olive vengono subito poste in piccole cassette forate e conservate in un ambiente areato per non più di 24 ore, per essere poi avviate alla molitura a freddo.
L'olio extravergine, per le sue caratteristiche nutritive, è l'alimento principe per una corretta alimentazione. Contiene acidi grassi simili a quelli presenti nel corpo umano e una elevata quantità di vitamine ed è in grado di migliorare le condizioni di salute. Difende il corpo da alterazioni cutanee, da disturbi digestivi e da fenomeni di invecchiamento cellulare e aiuta a migliorare il benessere del corpo e la qualità della vita diventa un obbligo. L'olio biologico, in particolare, risponde all'esigenza di preservare l'olio d'oliva dai residui chimici, seguendo precise regole. Infatti è biologico solo l'olio ottenuto e prodotto con olive provenienti da agricoltura biologica. Per essere venduto con l'etichettatura consentita deve essere un extravergine (acidità inferiore all'1%) privo di difetti e sapori anomali. Di conseguenza, sono controllate tutte le attività di raccolta e conservazione delle olive, estrazione dell'olio, conservazione e confezionamento dell'olio.
Tutte le operazioni avvengono nel rispetto della buona pratica di frantoio e in cicli di lavorazione nettamente separati da quelli delle olive non biologiche. Per potersi fregiare del marchio con l'indicazione "Prodotto ottenuto da agricoltura biologica" è necessario che tutte le operazioni compiute nella propria azienda e i movimenti delle merci e materie prime utilizzate siano riportati su appositi registri verificabili da chiunque; soprattutto dal consumatore, che potrà così riconoscere il giusto valore del prodotto. Il Reg. CEE 2092/91 stabilisce un periodo di conversione per le colture arboree di tre anni dal momento della compilazione ed invio di notifica di produzione biologica all'organismo certificatore. Tecnicamente questo tempo può diminuire se l'azienda presenta dati oggettivi e documenti sull'agroecosistema e sull'etichetta deve essere riportato prodotto:"in conversione da agricoltura biologica".