Dove siamo
La produzione del vino Cirò vanta origini antichissime; 2700 anni fà gli Achei lasciarono , la loro terra di origine ed iniziarono a muoversi verso la conquista di Enotria “la terra del vino”. Il vino krimisa (oggi Cirò) era noto ed apprezzato nell'antichità tanto da essere offerto in dono agli atleti vincitori delle olimpiadi. Gli antichi greci allevavano la vite ad alberello, con sesto di impianto a 1 mt x 1 mt , e questa forma di allevamento è tuttora presente nei vigneti di Cirò anche se in piccola parte e con i filari leggermente più larghi.
La superficie vitata del Cirò è composta per l' 80 % da Gaglioppo ed il 20% da Greco Bianco entrambi varietà autoctone. Un tempo esistevano tante altre, oggi in recupero, tra cui: Magliocco canino, Lacrima, Prunesta, Santa Severina, Colorino ed altre. Il Cirò diviso in due comuni nel 1943 in Cirò marina e Cirò Superiore, entrambi con un territorio incantevole dalle mille risorse con le vigne che si estendono dalle colline ed arrivano sulle spiagge del Mar Ionio.
Considerazioni di TigullioVino
Gennaio 2012
Il Cirò, col nome di Kremisa era già noto più di 2000 anni fa. Non solo. Il vino era donato ai vincitori di Olimpia. Poi per secoli, l’oblio. Con la legge 930 che regolava l’allora denominazione dei vini, il Cirò fu insignito della Doc. Ma la sua notorietà era sempre limitata. Contribuirono al suo rilancio, alcune aziende storiche locali. Nell’ultimo decennio, il livello qualitativo del Cirò, in particolare il Rosso, crebbe notevolmente, portandolo su importanti guide ed enoteche. Oggi a consolidarne immagine e fama, il Cirò Dop Classico Superiore di quest’azienda.