


Le etichette di Giugno 2002
1) ISCHIA BIANCO DOC
Azienda Vitivinicola : Casa d'Ambra Cantine dal 1888
Via Mario D'Ambra, 16 Località Panza Forio (NA)
Zona di produzione: Iscola d'Ischia, comuni di Forio e Serra Fontana
Uve: Biancolella 54% - Forastera 60%
Vinificazione in bianco con decantazione a freddo del mosto e
controllo della temperatura in fase di fermentazione.
Colore : giallo paglierino
Profumo: vinoso, intenso e delicato
Sapore: secco, di giusto corpo
Gradazione: 11,5% vol.
Servire ad una temperatura di 12/14° C.
2) BARBERA D'ASTI LIA VI' DOC
Azienda produttrice: Ca'd Carussin
Regione Mariano, 22 San Marzano Oliveto (Asti)
Il Barbera d'Asti Lia Vì, in dialetto il nome che danno i vignaioli del Monfrrato
Pettirosso Pigliamosche (Muscicapa Parva), piccolo passeraceo che vive nei
vigneti ecologicamente integri nutrendosi dei numerosi insetti e farfalle che popolano
i filari d'estate; usa deporre uova in piccoli nidi preparati in mezzo alla folta vegetazione
della vite; trovare un nido di Lia Vì è tradizionalmente sinonimo di buona fortuna.
Gradazione : 13,5% vol.
3) MARZEMINO D'ISERA DOC
Azienda produttrice: Azienda Agricola de Tarczal
38060 Marano d'Isera - Trentino
Colore: rosso rubino vivo e brillante
Profumo: caratteristiche dominanti sono sentori di piccoli frutti di bosco a cui si
accompagnano sfumature floreali (viola mammola)
Gusto: secco, sapido e particolarmente equilibrato
Accostamenti gastronomici: ideale con salumi caldi, piatti a base di funghi,
carni bianchi e rosse e pollame nobile.
Servire ad una temperatura di 18° C.
4) ETICHETTA NEBBIOLO 1802
Questa volta presentiamo un' etichetta molto antica e che nel 2002 compie
ben 200 anni.
A soli 3 anni dall'invenzione della stampa litografica ad opera di SENEFELDER
ALOYS inventore tedesco (1771-1834) ecco una delle più antiche etichette
italiane di un vino vecchio Nebbiolo della vendemmia 1802 e imbottigliato nel 1806
nella cantina Cremisina (Nizza Monferrato - AT) ad opera del Conte Giulio.
L'etichetta di carta color paglierino, dai bordi sfrangiati con netti segni d'usura
(era sicuramente incollata su bottiglia) porta i segni dello scorrimento di una
goccia di vino.
Il disegno è semplice e riporta soltanto due tralci di vite, ma interessante è quanto
vi è scritto, dove non vengono riportati dati tecnici-enologici, gradi alcolici,
contenuto, ecc., ma una semplice descrizione di dati elementari di come il vino
veniva preparato in quegli anni.
Così leggiamo: "Vino Vecchio Nebbiolo della vendemmia 1802 lasciato diventare
amaro. Uve dei vigneti di Val Maggiore e degli Ochetti presso la Vezza, cedute
dai Signori Sola, in cambio di nostri Moscati e Brachetti: trasportato dal mezzadro
Dionigi e pigiate nella cantina della Cremisina. Dalla Cremisina Nella Settimana
Sanat del 1806. Il Conte Giulio".
E sulla controetichetta: "Chiuso nei litri sotto le feste di Pasqua del 1806 dal nostro
cantiniere Michele dopo tre anni di permanenza nelle vascelle di rovere.
Vuota adagio: è un vino vecchio e un poco di fondo può averlo. Alla salute!!".
E tanti auguri di buon compleanno a quell'etichetta nata nel 1802.
5) TAURASI DOCG VEGA
Azienda Agricola VEGA Moncalzati Avellino
Prodotto nella tenuta di Vertecchia, che corrisponde alla zona oggi considerata
dal disciplinare di produzione Vigne Sublime.
Colore: rubino con riflessi arancione con l'invecchiameneto.
Bouquet ampio, armonico,vellutato.
Accompagna, arrosti di carni rosse, selvaggina, piatti a base di spzie,
formaggi stagionati.
Gradazione : 13% vol.