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Le etichette di Maggio 2005
![]() 1) Cantina Produttori Termeno Soc.Coop.r.l. - Kellerei Tramin Gen.m.b.H. Strada del Vino - Weinstraße 122 I-39040 Termeno - Tramin (BZ) Etichetta 1 Etichetta 2 Grazie al "Gewürztraminer", conosciuto in tutto il mondo, Termeno ha conquistato una fama che solo poche altre località vitivinivole di pari rilievo possono vantare. La cantina di Termeno, situata nel cuore della Bassa Atesina sul versante meridionale delle Alpi, è da annoverare tra le cantine sociali di più antica tradizione della regione. Fondata nel 1898 dal parroco Christian Schrott, allora deputato al parlamento di Vienna, e da pochi altri, conta oggi 280 soci che producono vino nei comuni di Termeno, Egna, Montagna e Ora, su una superficie coltivata a vite di 220 ettari. La particolare qualità del vino prodotto è il risultao della combinazione di molteplici fattori: zone microclimatiche diversificate, ottima configurazione del suolo, altitudine oscillante tra i 150 e i 700 m s.l.m., scelta dei migliori terreni per la coltivazione, nonché sensibilità, professionalità e precisione nella produzione. Solo grazie a una politica coerentemente orietata alla qualità, da sempre perseguita dalla cantina di Termeno, è possibile ottenere vini di prima scelta, con la sapiente combinazione dei diversi fattori. L'obiettivo è quello di ampliare questa produzione, in modo da poter offrire vini della migliore qualità anche su larga scala. Sono perciò fondamentali gli investimenti nella viticoltura, nella produzione e nella distribuzione, fermo restando l'intento principale di conseguire la più elevata qualità. Di questa dinamica Cantina ho scelto due etichette una che riproduce l'emblema della cantina stessa e creata per il Natale 2003 per una bottiglia di Lagrein Merlot e l'altra veramente originale nella sua creazione artistica raffigurante una strega sullo sfondo di una notte di luna su Schiava "Hesenbicler" doc Vino prodotto nella zona Hexenbichel che è da annoverare fra le migliori a Termeno per la produzione di Schiava e dove le uve crescono su terreni di ghiaino misto ad argilla, a 250-400 m s.l.m. 2) Fratelli Giacosa Via XX Settembre 64, 12057 Neive Etichetta 1 L'Azienda fu fondata nel 1895 da Giuseppe Giocosa, fu poi il figlio Leone, nel periodo fra le due guerre mondiali e successivamente fino al 1960, che incrementò ed ampliò il commercio iniziato dal padre indirizzandosi alla valorizzazione ed all'invecchiamento dei vini dell'Albese attraverso difficili anni di oscuro e duro lavoro nel quale si posero le basi per i futuri sviluppi dell'attività aziendale. Lasciata da Leone la direzione dell'impresa, i figli Valerio e Renzo, sensibili alle nuove esigenze del mercato e favoriti anche dal maggior prestigio acquisito nel frattempo dai vini albesi, fu migliorata ed ampliata la cantina modificandone anche l'indirizzo produttivo, orientandosi inoltre alla selezione dei più noti crus della zona. Sono poi stati acquistati vigneti nelle migliori zone del Barolo, e precisamente Cascina "Canavere" in Monforte e Tenuta "Le Mandorle" in Castiglione Falletto, con l'entrata in cantina dell'ultima generazione dei Giacosa: Maurizio figlio di Valerio e Paolo figlio di Renzo. BARBERA D'ALBA doc È il vitigno più coltivato e conosciuto del Piemonte. Quasi certamente è originario dei colli Monferrini, ma si è largamente diffuso il secolo scorso, nel territorio Albese. E' di costante e generosa produttività e matura i suoi frutti nella prima quindicina di Ottobre. I grappoli sono piuttosto compatti conico-piramidali, mentre gli acini sono di media grandezza, di colore nero bluastro. Il vitigno è vigoroso, produttivo e versatile. Considerato un vino superiore, il Barbera d'Alba ha caratteristiche organolettiche sensibilmente diverse in relazione alla zona di origine delle uve, caratteristiche che vengono esaltate e completate da sufficiente affinamento. Acquista il diritto alla D.O.C., già dalla fine della vendemmia e la qualifica di "superiore" dopo dodici mesi di invecchiamento in botti di legno. Di questo Vitigno mostriamo l'etichetta dedicata a Maria Gioana del 1993. 3) Locanda Castello di Sorci Località San Lorenzo,25 52031 ANGHIARI (AR) Etichetta 1 Etichetta 2 A un tiro di schioppo da Anghiari, nel territorio della celebre battaglia che ispirò Leonardo, laddove la Toscana si fonde con l'Umbria, sorge il Castello di Sorci. Il nome Sorci deriva dal termine longobardo "sorku" che significa "erica", vocabolo agreste per denominare una rocca appartenuta ad un uomo d'armi, citato per le sue qualità guerriere anche dal Macchiavelli, Baldaccio d'Anghiari che vi visse con la moglie Annalena Malatesta. Baldaccio finì in modo cruento, assassinato e decapitato nel 1441. La leggenda vuole che da quel tremendo giorno la sua anima non abbia più trovato pace e che in certe notti il suo fantasma si aggiri inquieto nelle sale silenti del castello. Di questo arcigno maniero al cui abbellimento contribuì persino il Sangallo, i moderni castellani Primetto e Gabriella hanno fatto un confortevole luogo d'incontro, ideale "campo base" per escursioni nella miriade di straordinari centri d'arte della regione, come la stessa Anghiari, o la Sansepolcro di Piero della Francesca o l'eremo francescano della Verna e la vicinissima Monterchi che ospita l'incomparabile bellezza della Madonna del Parto. In questo suggestivo angolo di mondo che è anche un crocicchio culturale, chi vi giunge trova un'accoglienza piena di garbo e una tavola attenta al ritmo delle stagioni, fedele ai lavori preziosi di una cucina altamente civile. Sorci, che può vantare un eccellente rapporto qualità/prezzo, è un vasto insieme che si compone di due spazi attigui: la rustica Locanda dove si accede nel modo più informale e il Castello propriamente detto, riservato a riunioni conviviali di più grande impegno, feste e cerimonie di varia natura; in ognuna di queste occasioni tempi e servizi vengono opportunamente concordati mentre per la Locanda, per un costo decisamente "democratico" il calendario propone ogni giorno un menù differente. Ma una delle caratteristiche più importanti sono i vini di Primetto Barelli che Vi possiamo trovare con le famose etichette di Forattini di cui presentiamo quelle sulle bottiglie di " Bianco da Tavola con l'altrettanto famoso fantasma di Sorci " Chardonnay della Toscana con l'indimenticata immagine di Papa Giovanni Paolo II |