Pomodori Cuore di Bue: perché si chiamano così e come mangiarli per esaltarne il sapore

La varietà dalla forma unica che fa la differenza in cucina, soprattutto in estate: perché si chiamano così e come mangiare i pomodori cuore di bue.
Tra le tante varietà che la natura ci offre, il pomodoro Cuore di Bue è tra i più apprezzati da chi ama i sapori veri, quelli pieni e succosi.
Quando arriva l’estate, lo si trova sui banchi del mercato in tutto il suo splendore: grosso, dalle forme irregolari e con una buccia sottile.
È l’ingrediente che non può mancare in una tavola che rispetta la stagionalità e la semplicità.
Ma cosa lo rende così speciale rispetto agli altri pomodori? Scopriamolo insieme.
Un frutto versatile con dimensioni generose
Il Pomodoro Cuore di Bue è un frutto versatile, noto per le sue dimensioni generose, che possono arrivare anche a 800 grammi per frutto, ma soprattutto per la sua polpa soda, succosa e povera di semi. Il colore varia dal verde-rosato al rosso pallido, con una buccia sottile e una forma costoluta e irregolare, che lo rende facilmente riconoscibile al primo sguardo. Grazie alla consistenza compatta e al sapore dolce ma equilibrato, il Cuore di Bue è perfetto da mangiare crudo, ma si presta anche a numerose preparazioni in cucina.
Questo pomodoro è coltivato ormai in tutta Italia, con eccellenze regionali come quelli della zona di Albenga e della Sicilia, ma storicamente ha una forte presenza in Liguria e nel Sud Italia. A livello nutrizionale, il Cuore di Bue offre un buon apporto di vitamine (in particolare A e C), licopene e sali minerali, rivelandosi un alleato della salute oltre che del gusto.

Il buono dell’estate e della tradizione mediterranea
Il nome “Cuore di Bue” deriva dalla forma particolare del frutto, che ricorda la sagoma di un cuore bovino: grande, allungata e leggermente asimmetrica, con una parte inferiore più arrotondata e voluminosa, proprio come un vero cuore di bue. Questa somiglianza è così evidente che il nome si è diffuso spontaneamente tra i coltivatori e consumatori, rafforzando il fascino di questa varietà.
Il modo migliore per gustare il Pomodoro Cuore di Bue è assolutamente a crudo: tagliato a fette spesse, condito con un filo di olio extravergine d’oliva di ottima qualità, un pizzico di sale, pepe e – a piacere – basilico fresco o origano. Tuttavia, in cucina, il Cuore di Bue può regalare soddisfazioni anche in preparazioni più creative: dadolata per condire la pasta fredda, carpaccio vegetale, oppure arrostito in forno per esaltarne la dolcezza naturale. L’importante è non coprirne mai il gusto con condimenti troppo invadenti. Così, ogni morso racconta tutto il buono dell’estate e della tradizione mediterranea.