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“Mi picchiavano”: Alfonso Signorini non si nasconde più | Dopo il GF ecco le sue dichiarazioni: fan senza parole

Alfonso Signorini – Tigulliovino.it (foto Instagram)

Dopo il Grande Fratello arriva la confessione del conduttore Alfonso Signorini. Le sue parole sono state una doccia fredda.

La porta rossa del Grande Fratello si è appena chiusa ponendo fine all’edizione numero diciassette. La prima condotta da Alfonso Signorini, che negli ultimi 4 anni è stato alla guida della versione Vip.

Una conduzione che porta un po’ il suo marchio, leggermente ironica ma con tanta storia dei protagonisti perché al giornalista piace raccontare, e la sua sensibilità è ormai nota a tutti.

Sin da quando bambino, racconta al Corriere, amava rifugiarsi in cantina a leggere, di nascosto. Facendo credere alla mamma di essere fuori a giocare con gli amici. Probabilmente è allora la sua passione per la carta stampata inizia a prendere forma.

E oggi, raggiunto il traguardo dei 60 anni – e chi lo avrebbe detto – è tempo di bilanci. Di guardarsi indietro  con nostalgia ma anche con affetto per ciò che è stato. Anche se qualche rammarico non manca. Alfonso Signorini si è lasciato andare ad una toccante confessione aprendo il suo cuore, Scopriamo cosa ha detto.

Alfonso Signorini: la confessione dopo il Grande Fratello

Alfonso Signorini è stato ospite della bellissima Giulia Salemi per il suo simpatico podcast Non lo faccio per moda e si è raccontato in maniera intima e personale. Partendo proprio dalla sua infanzia, dal disagio che ha provato quando lo prendevano in giro per il suo essere “diverso”. Racconta: “Ero un bambino molto solo che non aveva tanti amici. Ero molto deriso perché mi piaceva giocare con le bambine, non andavo in bici e in motorino, giocavo all’elastico, a palla prigioniera e non a calcio”. 

Sappiamo quanto i più piccoli riescano ad essere crudeli quando ci si mettono. Ma il piccolo Alfonso pensa al suo riscatto e a vendicarsi di chi gli fa tanto male: “Io cercavo di riscattarmi nello studio – continua –  studiavo come un pazzo e, mentre sfrecciavano i motorini sotto la mia finestra, dicevo ‘Domani mi prendo la mia rivincita’”. E quel domani è arrivato.

Alfonso Signorini – Tigulliovino.it (foto Instagram)

La rivincita

Il racconto di Alfonso Signorini tocca temi tanto terribili quanto attuali, la solitudine di chi si sente diverso, la voglia di essere accettati per quel che si è e soprattutto il bullismo. “Sono stato un bambino solo, bullizzato. Diciamo che me la cercavo anche, ero anche un bambino molto stron*o” ammette.

E spiega: “Suggerivo sbagliato, per forza venivo bullizzato: pensavano di aver preso 8 perché hanno copiato da Signorini e poi si trovavano con il 2 e il 3 e mi aspettavano fuori dalla scuola con il palloncino, ci sputavano dentro e poi con lo spillo ‘stank!’. Mi hanno picchiato, piangevo come un pazzo”. Per fortuna quei tempi sono passati, ma le ferite resteranno per sempre.