Grappolo grande e compatto, germogli che vengono su dritti e sottili, vegetazione leggera, ben distribuita e ordinata…questa è la nascetta di Novello(CN). Vitigno a bacca bianca in terra di nebbiolo, ma dalle caratteristiche olfattive curiose. Dai recenti studi della prof.ssa Anna Schneider del Centro di Studio per il miglioramento Genetico e la Biologia della vite si è scoperto che la nascetta quasi sicuramente è un vitigno autoctono delle colline novellesi nelle Langhe in Piemonte. Non sono ancora noti i genitori ma il Grò Blanc è sicuramente un parente di primo grado. Per la sua vicinanza genetica ai vitigni della zona e per la sua mancanza di tracce altrove la nascetta può essere considerata a tutti gli effetti un vitigno autoctono.
La sua carta d’identità ha i seguenti connotati:
- varietà semiaromatica (terpeni, norisoprenoidi )
- potenziale tecnologico elevato ( si adatta all’acciaio, al legno, al taglio acciaio/legno, al taglio con Chardonnay)
- potenzialità di invecchiamento sono altrettando elevate
( dotazione notevole di terpeni, norisoprenoidi e glicosilati )
Dagli studi fatti nei terpeni (i caratteri che ricordano la specificità sensoriale olfattiva) troviamo la quantità di Linalolo [ug/L] ampiamente sopra la soglia di percezione sia nei vini prodotti in acciaio che in legno.
Io preferisco la tipologia in acciaio perché permette al vino di esprimere in pieno tutte le sue caratteristiche olfattive : agrumi, mela, pera, fiori di acacia, vegetale fresco, frutta esotica, fieno, paglia e pompelmo (sono tra i descrittori trovati dalle ricerche del prof.Mario Ubigli dell’ Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti).
Alcuni aromi potrebbero far pensare ad una somiglianza che spazia dal Sauvignon Blanc al Riesling, fino al Vermentino di Gallura. Ci sono molti aromi che sono mascherati e si esprimono nel tempo con l’evoluzione in bottiglia del vino. Come al solito la valorizzazione di un vitigno e di un vino si scontra sempre con la burocrazia. Finora la nascetta è un vitigno autorizzato nel disciplinare Langhe Bianco, che può comprendere tutti i vitigni a bacca bianca autorizzati e quindi lo delega ad una situazione comprimaria.
Recentemente si è avuta l’autorizzazione dal Consorzio di inserire in futuro la denominazione Langhe Nascetta doc. Questo è già un successo anche se mi piacerebbe vedere valorizzare ancora di più il lavoro dei produttori che con passione cercano di far conoscere e promuovere questo vitigno che arriva dal passato, prime notizie ufficiale a metà dell’ 800. Alla Camera di Commercio sono iscritti circa 6 ha di vigneti ( di cui circa 4 ha a Novello ). Da segnalare l’Az.Le Strette (www.lestrette.com) come azienda che vinifica la nascetta in purezza.
Questa testimonianza fa capire come il territorio piemontese sia ricco di varietà autoctone da valorizzare. La vera forza di un territorio vinicolo risiede nella capacità di esprimere caratteristiche differenti nella produzione da zona in zona, da collina in collina.
Mi chiamo Davide Canina sono Ingegnere e Sommelier.Collaboro con aziende vitivinicole a conduzione familiare che producono vini di qualità ...
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