Dove siamo
Siamo nel territorio del Soave. In località Montecchia di Crosara e Terrossa di Roncà. I vigneti dell’azienda si estendono per oltre 12 ettari in una splendida posizione, “al di sopra delle nuvole”, a 600 metri d’altezza, sul monte Calvarina, un antico vulcano spento che domina un panorama spettacolare. Abitato fin dall’antichità, è stato, nel recente passato, dimora fissa di una delle basi americane più strategiche d’Europa.,ora dismessa. La visita alle vigne è un’esperienza affascinante ed irripetibile. Dopo aver percorso una serie impressionante di tornanti immersi nel bosco brado, d’improvviso, alla vista si aprono lunghi filari di vite che si estendono su un terreno vulcanico particolarmente ricco di minerali. Esposto a sud, il vigneto beneficia di un’ottimale e completa insolazione giornaliera, con la conseguenza che il prodotto finale risulta interamente ed omogeneamente maturo.
Considerazioni di Tigulliovino:
Marzo 2009
L'azienda è orientata alla produzione di bianchi fortemente caratteriali, strutturati e minerali, con ottime potenzialità evolutive. Vini non inclini a facili compromessi banalizzanti, ma, al contrario, dotati di rilevante spessore. L'affinamento nel tempo potrà conferire a vini ancora un po’ esuberanti maggiore equilibrio. E’ evidente una impostazione tecnica comune e precisa. Molto accurata appare anche la presentazione grafica del prodotto e la qualità dei materiali.
Aprile 2010
Continuano gli assaggi dei Soave. Fruttato-minerali, molto sapidi, di buona struttura, persistenti e sempre invitanti. Un sintetico ma appropriato quadro di questi vini. I tre vini di quest’azienda rappresentano una delle migliori espressioni del Soave. Colli Scaligeri e Cangrande sono entrambi dotati di equilibrata struttura, equilibrio e personalità. Il Recioto ha in più una grande armonia.
Gennaio 2013
I vini di quest’azienda rappresentano al meglio la vocazione del territorio da cui nascono. Ricchi all’olfatto, solidi ma armonici e di grande persistenza, riservano sempre gradite conferme e sorprese. Le conferme sono i Soave, dotati di personale bouquet e di grande struttura e persistenza. Le sorprese, ben da quattro vini. Un Durello metodo classico che invita ed appaga. Poi nell’ordine, tre Veneto IGT di cui un bianco secco, un rosso e un passito. Il Seicento, creato con tre uve intelligenti e poliedriche che, seppur giovane, ha già pregio e carisma. Ancora più su col Nero Fumo. Le doti intrinseche del pinot nero lo siglano, dandogli ancora sicure possibilità di evolvimento. E, dulcis in fundo, il Passito: un pregiato vino dolce dall’aroma varietale, dove freschezza e sapidità lo rendono godibile e quasi completo.